ROMA L'Olimpico è pronto ad abbracciare Lukaku. Ma non solo. Perché oggi torna in panchina lo sciamano, il guru, il capo famiglia: Mourinho. La tempistica è perfetta: con il Milan infatti non è più tempo di scherzare. Il punto in due partite, tra Salernitana e Verona, pesa negativamente in classifica. I rossoneri sono già a + 5, come il Napoli. Peggio della Roma, delle squadre accreditate ad un posto in Champions, ha fatto solo la Lazio. E proprio le due romane affronteranno Milan e Napoli, consapevoli che non si può sbagliare. Non è esagerato sottolinearlo, anche se siamo soltanto alla terza giornata: l'handicap in caso di sconfitta inizierebbe a essere pesante. Lukaku o non Lukaku, che oggi siederà in panchina, Dybala o non Dybala, che potrebbe alla fine essere convocato (ieri si è allenato in gruppo), Pellegrini o non Pellegrini, anche lui alle prese con un problema muscolare (flessore) come Renato Sanches che non verrà rischiato, la Roma è già davanti al primo crocevia. Non è più tempo di alibi, per nessuno. Il sacrificio dei Friedkin, in un mercato funestato dai paletti del Fpp, merita una Roma che competa almeno per il 4° posto. È ancora una rosa con problemi, dal portiere agli esterni, da un centrocampo di qualità che però sembra mancare di un pizzico di quantità, a diversi elementi molto fragili a livello fisico. Tutto vero. Lukaku e Dybala, però, non li ha (quasi) nessuno. Bisognerà aspettarli, ma soltanto vederli in panchina già regala fiducia.
LA SORPRESA
Oggi dal via toccherà ancora una volta a Belotti che però potrebbe non far coppia con El Shaarawy.
Roma-Milan, probabili formazioni e dove vederla. Mourinho con il dubbio Dybala, Lukaku in panchina
Perché dopo aver schierato Kristensen nelle prime due partite di campionato e averlo poi sostituito con Karsdorp, a destra dovrebbe essere arrivato il turno di Celik che lo scorso 29 aprile fu abile ad arginare la catena di sinistra milanista, quella formata da Leaõ e Hernandez, che anche questa sera, al netto di Pulisic, è quella che preoccupa di più. A sinistra Zalewski è favorito su Spinazzola ma il vero dubbio è in mezzo al campo. Tutto ruota intorno alla composizione della mediana. Schierando quattro centrocampisti, come cambio resterebbe il solo Bove. Ma affiancando dall'inizio El Shaarawy a Belotti, rischierebbe il posto Aouar che ad oggi sembra quello entrato prima in condizione rispetto ai compagni di reparto. Nel gioco delle coppie di Mou, l'algerino è l'alter ego di Lorenzo. A Verona hanno giocato insieme nella ripresa ma in una situazione disperata e cambiando il modulo (4-3-3). Oggi potrebbero concedere il bis ma alternandosi vicino al Gallo. Bel rebus, non c'è che dire. Quale sarà la scelta, di certo c'è soltanto che la Roma non può perdere.