C'è anche tanto teatro nel weekend. A Poggio Moiano, parte la rassegna di teatro amatoriale: il primo appuntamento è stasera alle 21, con il Gad Sipario aperto di Rieti, che porta in scena un classico della commedia vernacolare reatina «Cala da sa cerecia», di Renato Brogelli, per la regia di Guido Marcellini. A Fara Sabina, va avanti la stagione teatrale e la stagione teatro ragazzi organizzata dal Teatro Potlach, con gli spettacoli che si tengono proprio nella sede del Potlach, in via Santa Maria in Castello. Oggi alle 21, lo spettacolo «Blue Bird Bukowski», a cura del Nuovo Teatro Abeliano, mentre per i ragazzi l'appuntamento è domenica alle 17, con «Le peripezie del signor Aquilone (e i dispetti di Olga)», a cura del Teatro Ridotto. Ricomincio da «T», la stagione teatrale della Bassa Sabina al teatro Comunale di Forano, presenta «C'era 'na vorda», a cura di Insieme per caso, un giovane gruppo teatrale comico dialettale formato da Gioia Fornarini, Gianluca Rocconi, Elisa Francescangeli, Veronica Natalizi, Alessandra Di Mari: appuntamento domenica alle 17, con il divertente spettacolo in vernacolo per far ridere grandi e piccini. Cinque curiosi personaggi, una compagnia di vecchietti decide di rimediare alla piaga dei bambini che non conoscono le favole di una volta. I cinque racconteranno, a modo loro, due tra le fiabe più conosciute dai bambini; a far da cornice, un susseguirsi di buffe situazioni tratte dalla vita quotidiana.
Il tema del tradimento nella commedia in scena domenica alle 18 al teatroManlio di Magliano Sabina. L’Associazione culturale Arte 2.0 propone «Delitti eContenti», di Daniele Vessella, per la regia di Valeria Forlini. In scena, ci sonoLuca Pennacchioni, Samantha Silvestri e Valentina Genovesi. «La noia - spiegaunanota - può spingereunacoppia a relazioni extraconiugali,ma poi si scopre che è tutto un bluff».
Una storia che si inserisce nella realtà, con spazio alla riflessione. Prosegue la stagione culturale al Piccolo Teatro dei Condomini (in via di Mezzo 184 a Rieti) che, in questo fine settimana, propone il teatro di prosa con la compagnia Gli Indipendenti, di Ugo Fangareggi, che porterà in scena l'atto unico di Aldo Nicolaj «Il belvedere» ed il monologo «Il telegramma», sempre di Nicolaj. Entrambi i lavori sono firmati dalla regia di Ugo Fangareggi, attore teatrale e cinematografico genovese, che ha collaborato, tra gli altri, con registi e attori quali Gassman, Monicelli, Fellini, Proietti. Nelle due rappresentazioni, sono in scena gli attori Bruno Di Mattei, Ivan Maistrello e Cristina Macaluso.
La trama del primo spettacolo, «Il belvedere», parte da un episodio semplice, con una premessa: «Per vivere a lungo, è meglio non impicciarsi delle vicende altrui». Ma questa massima popolare è sempre valida? E, così, sulla scena, il «lui» incontra per caso una «lei» e, con senso di altruismo, le offre il suo aiuto. Ovviamente, a questo punto, il racconto avrà sviluppi imprevedibili, con il protagonista che scoprirà cose, sentimenti che nemmeno lui sapeva di avere e, di fatto, aveva sempre tenuti nascosti dentro di sé. Ne «Il telegramma», di Nicolaj, la scena è una piccola e semplice camera in affitto. Laura, una bella donna intorno a 30-35 anni, si trova davanti a un tavolo, su cui è posata una valigia. Accanto, c'è l'armadio aperto e semivuoto. Laura è nervosa e controlla continuamente la sveglia, posata sul comodino. Quindi, la storia si snoda intorno a un telegramma, con un tocco di imprevedibilità. Gli spettacoli sono in cartellone questa sera, con inizio alle 21, e domenica, con inizio alle 17.30. Per informazioni e biglietti, ci si può rivolgere al numero 333/1550417.
Giordano Bruno, filosofo, scrittore e frate domenicano, nel suo pensiero, inquadrabile nel naturalismo rinascimentale, fondeva le più diverse tradizioni filosofiche. Adesso è dedicata la conferenza di oggi alle 18, organizzata dagli Amici del Museo, nell’ambito degli Incontri del sabato, alla Casa della Cultura di Poggio Mirteto. Il titolo è «Giordano Bruno, martire del libero pensiero». Giordano Bruno morì a Campo de’Fiori il 17 febbraio del 1600, dopo che per le sue convinzioni su Sacra Scrittura, Trinità e Cristianesimo, fu incarcerato, giudicato eretico e condannato al rogo dall’Inquisizione. A 415 anni esatti dalla sua morte l’associazione Amici del Museodi Poggio Mirteto gli dedica una conferenza. Relatore Giorgio Giannini, ingresso libero.
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