Amelia: nuovo ospedale, progetto esecutivo entro giugno. Il "vecchio" può essere solo ospedale di comunità

Amelia: nuovo ospedale, progetto esecutivo entro giugno. Il "vecchio" può essere solo ospedale di comunità
di Francesca Tomassini
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 00:55

AMELIA  L'ospedale Santa Maria dei Laici e il nuovo ospedale comprensoriale Narni-Amelia finiscono sul tavolo della Terza Commissione. Nel corso dell'audizione che si è tenuta oggi 2 febbraio a Palazzo Cesaroni, a cui hanno partecipato anche la sindaca di Amelia Laura Pernazza e il gruppo consiliare di minoranza Amelia Domani, sono state discusse tempistiche del progetto per il nuovo e funzionalità e criticità del vecchio. 

«Entro il 10 febbraio - ha detto il direttore generale dell'Usl Umbria 2 Massino de Fino - dovrebbe essere consegnato il progetto di fattibilità del nuovo ospedale comprensoriale.

Quello esecutivo da inviare a Inail entro giugno (a cui è stato di finanziare la struttura ndr)». 

Un percorso, quello del nuovo ospedale iniziato circa quarant'anni fa e costellato da una lunga serie di ostacoli che ancora oggi ne condizionano la realizzazione effettiva. Due su tutti, il problema della viabilità, ad oggi ancora in fase di progetto embrionale, e la modalità di finanziamento. 

«Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul nuovo ospedale - ha detto la sindaca Laura Pernazza - che per noi resta la priorità assoluta: ci è stato detto che era stata approvata la variante e il finanziamento Inail. A metà gennaio c’è stata una riunione operativa con i progettisti che a breve dovrebbero presentare il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’opera. Una delle nostre forti richieste è di avere un cronoprogramma preciso».

Niente di nuovo sul fronte del Santa Maria dei Laici e il punto di primo intervento. 

«La tutela della salute presuppone la sicurezza del paziente - ha detto Massimo D’Angelo, direttore regionale alla sanità - l’accesso esterno alla struttura amerina diminuirebbe la capacità di garantire cure ai pazienti. I pazienti acuti non possono stare negli ospedali di comunità, destinati alla stabilizzazione delle loro patologie, ma devono essere trattati in un dea di primo livello per ricevere cure appropriate».

Stesso discorso per il punto di primo intervento. «Non ci può essere un punto di primo intervento senza tutti i supporti diagnostici - ha proseguito D'Angelo - altrimenti si crea una situazione di rischio. Il decreto ministeriale 70 parla di rete ospedaliera e di ospedali di comunità. E stabilisce cosa sia un pronto soccorso, che deve garantire 20mila interventi all’anno. Il punto di primo intervento è la soluzione più appropriata per Amelia, che manterremo. Così come la dialisi».

Critico su tutta la linea il gruppo consiliare Amelia Domani. 

Il primo problema - ha affermato - è il depotenziamento dell'ospedale di Amelia, che non accetta più ricoveri diretti.
Esso è stato convertito in ospedale di comunità, con 40 posti letto solo per pazienti post acuti e lungodegenti. Sono stati utilizzati indicatori non veritieri. Nel tempo il personale medico non è stato sostituito e i ricoveri, sospesi durante il
Covid, non sono mai ripresi. E' stata collocata una automedica a Fornole, con una sede recentemente inaugurata, senza una chiara strategia. Fino al 2019 l'ospedale aveva il reparto di medicina e un punto di primo intervento. Di questo abbiamo bisogno. Ad Amelia fa riferimento un territorio molto vasto.

Altro problema sono le modalità non definite della costruzione del nuovo ospedale comprensoriale di Narni-Amelia. L'Inail avrebbe stanziato 84 milioni per l'edilizia sanitaria, in attesa di valutare un progetto appaltabile. Si tratta quindi solo di una candidatura ad un finanziamento. Non è chiaro quando sarà pronto il progetto e quanto peseranno gli aumenti delle materie prime».

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