Liste d'attesa, mobilità regionale, progetti sugli ospedali e case della salute. Questi gli argomenti sul piatto dell'incontro che nei giorni scorsi si è tenuto fra il direttore generale Massimo de Fino, il direttore amministrativo Piero Carsili e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil provinciali, insieme alle categorie dei pensionati Spi, Fnp e Uilp.
Una scaletta a cui la direzione sanitaria ha risposto punto per punto.
A cominciare dalla questione liste d'attesa. Secondo l'Asl Umbria2, ad oggi, le persone prese in carico e in attesa di prestazioni sanitarie sono circa 21mila. Un dato in diminuzione rispetto a giugno 2021 che sarà ulteriormente ridotto dalla messa in campo, sempre secondo quanto affermato dall'Asl, di ulteriori protocolli di intesa con le aziende ospedaliere, convenzioni con enti accreditati e investimenti in tecnologie e personale per poter rispondere in modo più rapido alle richieste di prestazioni.
Case della salute e di comunità. Anche in questo caso, dal verbale redatto durante la riunione emerge un dato chiaro. Ovvero due case della salute sorgeranno nel territorio orvietano, una a Fabro e una a Orvieto, mentre per il distretto narnese amerino sono previste due case di comunità, una per Comune. Tutte gestite dall'Asl Umbria2.
Il prossimo incontro è previsto nel mese di marzo. All'ordine del giorno gli approfondimenti sulle problematiche socio-sanitarie dell’area ternana e i rapporti con azienda ospedaliera, nuova città della salute, case di comunità ed eventuali ospedali di comunità (max 20 posti previsti dal PNRR indirizzati a post cura e riabilitazione).
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