Amelia, ospedale fatiscente e servizi ridotti. Sindacati sul piede di guerra.

Amelia, ospedale fatiscente e servizi ridotti. Sindacati sul piede di guerra.
di Francesca Tomassini
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Mercoledì 29 Settembre 2021, 08:35 - Ultimo aggiornamento: 15:53

Ospedale di Amelia nell'occhio del ciclone. Questa volta, a fronte delle problematiche che stanno attraversando la struttura e i relativi servizi, ad entrare nel merito della questione sono i sindacati. «Ormai siamo di fronte al fatto che per avere risposte rispetto alle innumerevoli problematiche della sanità ternana bisogna rivolgersi ai carabinieri, all’Ispettorato del Lavoro, al Dipartimento di Prevenzione e Protezione e forse anche alla Procura della Repubblica».

Una critica senza appello quella di Giorgio Lucci, segretario generale FP, Cgil Terni che in un comunicato al vetriolo denuncia disservizi e mancanza di trasparenza. 

«Nonostante le innumerevoli richieste di incontro avanzate da Cgil, Cisl e Uil e dalla nostra categoria Fp Cgil, -continua- i direttori delle aziende sanitarie continuano imperterriti a non dare risposte».

A pesare sulle parole di Lucci una struttura obsoleta, il blocco più antico dell'ospedale risale al 1250 circa, carenza del personale medico, infermieristico e oss e una progressiva riduzione dei servizi. 

«Quanto accaduto all’ospedale di Amelia è emblematico -continua- le strutture sono ormai fatiscenti, i Pronto Soccorso sono stati declassati a Punti di Primo intervento, suscitando perplessità e insicurezza nei cittadini, il personale medico è in carenza e il personale Infermieristico e O.S.S. ormai ridotto ai minimi termini nel numero e nelle energie. Se tutto questo già non fosse sufficiente, l‘emergenza continua con il blocco di tutti i ricoveri sia in Medicina che nella Riabilitazione, e con i malati rispediti a casa o in altre strutture che ovviamente non stanno poi tanto meglio.

Il tutto senza uno straccio di informativa, al personale, alle organizzazioni sindacali e soprattutto in sfregio al diritto sacrosanto dei cittadini di avere garantito il diritto alla salute.

Pare che l‘intervento dei carabinieri dei Nas, forse a seguito di un esposto, abbia costretto l’amministrazione a correre ai ripari con lavori straordinari di manutenzione, di cui non conosciamo tempi, modi e costi e soprattutto senza la dovuta trasparenza nel capire cosa è realmente accaduto.

Ormai abbiamo una sanità allo sbando totale, nell’assoluto silenzio degli amministratori.

Era proprio il direttore generale De Fino, a fine agosto, a descrivere su un quotidiano locale le problematiche e le criticità che l’azienda riscontrava in termini di liste di attesa: Gastroentorologia e Diagnostica per Immagini (RM, Ecografia e Tac), Oculistica, Ginecologia sono solo alcuni dei servizi in difficoltà, nonostante ciò questi amministratori non trovano mai il tempo per incontrare i sindacati, che non rappresentano solo i lavoratori con i loro mille problemi, ma anche i cittadini che sono anche elettori.

Ospedale di Orvieto, Narni, Amelia, Centro Geriatrico Le Grazie, Neuropsichiatria - chiude-  tutte strutture con mille problemi, su cui siamo spesso intervenuti senza mai avere una risposta, non ultima la richiesta di conoscere quali servizi saranno ospitati nella Casa della Salute di Amelia, struttura ormai quasi terminata, e soprattutto quali e quanti spazi saranno garantiti alla ditta privata che ha costruito lo stabile all’interno di un project financing».

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