Ospedale comprensoriale Narni-Amelia, la consigliera regionale presidente Pace rispedisce al mittente tutte le accuse. «Stiamo lavorando ad un progetto concreto, a tempo di record».

Ospedale comprensoriale Narni-Amelia, la consigliera regionale presidente Pace rispedisce al mittente tutte le accuse. «Stiamo lavorando ad un progetto concreto, a tempo di record».
di Francesca Tomassini
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Giovedì 30 Settembre 2021, 16:28

AMELIA Il nuovo ospedale comprensoriale di Narni Amelia ancora al centro del dibattito istituzionale e politico. Nel giorno in cui il viceministro della salute Pierpaolo Sileri (M5S), nell'ambito di un'iniziativa elettorale a sostegno della lista Amelia Domani Pompeo Petrarca Sindaco, visita Amelia e proprio la location dove dovrebbe sorgere il futuro ospedale, anche la presidente della commissione sanità in regione Eleonora Pace torna sulla vicenda

«La realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale di Narni e Amelia -ha spiegato la Pace- è un esempio di progetto reale e concreto che ha battuto i record delle tempistiche inimmaginabili fino a ieri. Una realtà che entro dicembre avrà tutte le carte in regola per proseguire con la gara per l’affidamento dei lavori. In soli diciotto mesi è
stato messo in piedi un progetto rivisitato, in accordo con i sindaci di Narni ed Amelia e con il Presidente della Provincia, che in maniera costruttiva si sono messi a lavoro con la Regione».

Dal canto suo Sileri, durante il breve intervento all'ombra della cava dove dovrebbe fisicamente sorgere il nuovo complesso ospedaliero, ha parlato di un perimetro che il governo centrale sta ridefinendo a livello nazionale nell'ambito del quale saranno sviluppati progetti e strutture sanitarie e ospedaliere che possano soddisfare a tutti gli effetti le esigenge di un territorio, inteso come popolazione ,soprattutto alla luce della lezione della pandemia. «Col nuovo decreto -ha detto Sileri -andremo a ridefinire quelle che è la rete ospedaliera nazionale. La lezione del covid ha evidenziato quelle che sono le più stringenti necessità e le basi sulle quali sviluppare strutture e reparti».

Lo stato dei lavori

Il progetto, di cui si è iniziato a discutere dagli anni '80, ad oggi è giunto alla sua fase esecutiva. Entro la fine del 2021 la fase progettuale dovrebbe concludersi incluse le varianti previste nell'ultimo accordo di programma firmato a febbraio scorso, il quinto dall'inizio dell'iter. Quello che resta da sciogliere, è il nodo economico. Gli 84 milioni di euro previsti per la costruzione di quello che a tutti gli effetti andrà a sostituire le due strutture ospedaliere in essere. Ed è proprio su questo che gli opposti schieramenti stanno portando avanti la loro battaglia. 


«Mi è sembrato che la presidente Tesei, l’assessore Coletto, il direttore generale Usl Umbria, 2 Massimo
De Fino -ha continuato la Pace- si siano espressi fin troppo bene e soprattutto in italiano, certificando la costruzione del nuovo ospedale e inserendolo all’interno dei progetti  dell’edilizia sanitaria regionale per il Pnrr. La prossima volta provvederemo anche all’utilizzo dei sottotitoli, visto che il capogruppo dei Cinque Stelle di Narni era presente in sala (la conferenza stampa di martedì convocata per la presentazione dell'accordo di programma ndr) ma pare non aver compreso. Dal suo insediamento, questa amministrazione sta lavorando a stretto contatto con il ministero della Salute, tanto che anche la prossima settimana è fissato un nuovo incontro interlocutorio».

«Oggi rispondiamo anche alle fake news di consiglieri pentastellati narnesi ed amerini lanciate mesi fa: nessuna chiusura ma un vero e proprio piano di investimenti finanziari per la nuova sanità. Addirittura, a fronte di ipotetici stanziamenti del passato per il nuovo ospedale non suffragati dalla realtà, oggi abbiamo la possibilità di scegliere quale strada percorrere: quella del Pnrr – che, se autorizzato dal Ministero, permetterà di coprire in toto o in parte la spesa per la realizzazione del nuovo ospedale alla sola condizione che le spese siano rendicontate entro il 2026; oppure potremmo servirci dei fondi Cipe (50 milioni) in aggiunta a 18 milioni del ministero e 15 di mutuo dell’Usl così come già previsto nel nuovo accordo di programma firmato. Entro la fine del 2021 sarà annunciato con molta probabilità il bando per l’affidamento dei lavori. Già previsti all’interno del pacchetto finanziario i 7 milioni di euro necessari per l’acquisto della strumentazione ospedaliera a cui nessuno aveva mai pensato in passato. Anche sulla questione viabilità sono in fase di verifica tutte le carte, cosa anche questa mai affrontata in passato».

La situazione delle strutture ospedaliere territoriali 

A fronte delle vicissitudini che stanno attraversando gli ospedali di Narni e Amelia su cui più volte sono intervenuti i consiglieri comunali e regionali del M5S esprimendo forte preoccupazione per il loro destino e additando la giunta regionale come responsabile di una precisa volontà politica di perseguire la strada della chiusura, la presidente Pace ha deciso di intervenire nel merito della questione.
«Per quanto riguarda i vecchi presidi invece -ha precisato- si prosegue con il progetto di riorganizzazione ed integrazione con l’azienda ospedaliera di Terni. A fronte dei 77.000 euro già spesi per il rifacimento del reparto di medicina ad Amelia, il 5 ottobre – altra certezza – inizieranno i lavori per il reparto di riabilitazione a Narni, da associare all’ortopedia ospedaliera per un ammontare di 150.000 euro. Per quanto riguarda il personale mancante
non è un segreto per nessuno che in Italia e non solo in Umbria ci sia una carenza strutturale di medici aggravata dalla pandemia; in 18 mesi abbiamo bandito numerosi concorsi e avvisi per diverse figure professionali, per la maggior parte andati purtroppo deserti.

Il saldo resta comunque positivo a fronte dell’assunzione di 13 infermieri (4 stabilizzazioni e 9 nuovi assunti) dopo il concorso, fra Narni ed Amelia e 2 medici per la medicina dopo il pensionamento del primario. Capisco che nel calderone del territorio narnese-amerino ci sono fin troppe cose: i Cinque Stelle avranno sicuramente perso il conto».

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