La volontà di tornare alla situazione della viabilità precedente al 1986 non è un mistero. Ubertini lavora da un anno al nuovo Piano urbano del traffico, assistito da una società milanese specializzata in questo tipo di lavori. Il ritorno al doppio senso nei viali sarebbe l’aspetto più impattante del Put. Un tema già affrontato da Cicchetti nel 1994. «In quell’epoca era diverso - spiega l’ex sindaco - perché non c’era ancora il parcheggio coperto di piazza Oberdan e Mazzini, inaugurato da me nel dicembre 2001. Oggi con il doppio senso si toglierebbero altri parcheggi ai reatini. Poi c’è la questione Porta d’Arce da affrontare». Ubertini ha dichiarato che per quell’area c’è un progetto di una doppia rotatoria a basso impatto ambientale ed economico. «Bisogno vedere il progetto - commenta Cicchetti - perché non si può certo fare una cosa posticcia. In quell’area ci sono molti sottoservizi, come luce e gas. E’ stata fatta la deviazione del Cantaro e c’è l’acquedotto. Oltre a questo, va considerata la questione legata al decoro urbano a ridosso delle mura medievali».
IL PROBLEMA
Ma il doppio senso nei viali è un problema secondario per Cicchetti. «Il vero tema è un altro - spiega - ovvero come riportare la gente in un centro che rischia di morire». A supporto di questa tesi, Cicchetti mette sul piatto numeri impressionanti: negli ultimi anni 22 attività hanno chiuso in via Roma, 5 farmacie hanno lasciato il centro e 2 tabaccherie si sono spostate da via Garibaldi. «Il centro non può essere una pertinenza delle abitazioni dei residenti - conclude - e per riportare gente come prima cosa è necessario riaprire del tutto via Garibaldi. Poi serve un bus di collegamento, meglio se elettrico. Il vero problema non è il ritorno al doppio senso nei viali. Per me non è positivo e poi non è detto che funzioni. Il problema non è il traffico fuori le mura, ma il sistema che consenta alla gente di tornare a vivere lo spazio all’interno delle mura».
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