L’ultimo addio a Mario Tronti, il filosofo di sinistra che raccontò la classe operaia, a Ferentillo

L’ultimo addio a Mario Tronti, il filosofo di sinistra che raccontò la classe operaia, a Ferentillo
di Aurora Provantini
2 Minuti di Lettura
Martedì 8 Agosto 2023, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 16:11

TERNI – L’ultimo saluto a Mario Tronti, l’intellettuale di sinistra scomparso il 7 agosto all’età di 92 anni, alle 16,30 di oggi (martedì 8) nella collegiata di Santa Maria a Ferentillo. Il filosofo, come lo chiamano i ferentillesi, aveva scelto di vivere nel comune della Valnerina pur mantenendo  la residenza a Roma, dove era nato e cresciuto. Perciò gli era stata conferita la cittadinanza onoraria. E perciò ai suoi funerali saranno presenti amministratori locali e personalità politiche, il gonfalone e una rappresentanza delle forze dell’ordine.  La sindaca Elisabetta Cascelli: «Ferentillo ha perso uno dei personaggi più autorevoli della sua storia, il senatore Mario Tronti, sindacalista, politico, filosofo e politologo. Autore di numerosi ed importanti saggi. Ci piace ricordarlo come concittadino, compiaciuti ed onorati per la sua scelta di vivere nella nostra terra. La sua è stata una presenza discreta ma che ha lasciato il segno. Ci mancherà». Eletto la prima volta al Senato della Repubblica nel 1992 con il Pds e, successivamente, nel 2013 con il Partito democratico, si è spento nella sua casa di Ferentillo dove si era ritirato, lontano dai riflettori della politica.  Claudio Carnieri, legato a  Tronti da un rapporto di amicizia e di militanza politica: «Una personalità straordinaria  quella di Mario Tronti, per rigore, tenacia, volontà di capire dentro le vicende della storia nazionale e nel protagonismo della storia operaia e popolare. Mi tornano a mente non poche discussioni lungo molti fili di pensiero che dipartivano  dal rapporto e dalle sollecitazioni che ci venivano da Pietro Ingrao e poi il suo lavoro di elaborazione di cui conoscemmo i segni quando per alcuni anni , a Terni , fu docente di filosofia al liceo scientifico Renato Donatelli.  Una grande perdita e una tristezza profonda, assieme all'orgoglio di uno schietto rapporto di amicizia e di militanza politica, l'insegnamento a non abbandonare mai la strada difficile della ricerca».

© RIPRODUZIONE RISERVATA