Centrosinistra: Bacchetta meno 3 rispetto a Mismetti
Il centrodestra litiga per i sindaci

Luciano Bacchetta
di Federico Fabrizi
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Venerdì 2 Novembre 2018, 16:50
PERUGIA - Le elezioni provinciali come il giro di prova per le amministrative del prossimo anno. Il centrosinistra si coccola il socialista Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello, alla guida della Provincia di Perugia, può brindare ad una coalizione che pure incerottata è rimasta in piedi ma deve tenere a mente i tre punti percentuali persi in quattro anni nell’equilibrio dei Comuni della regione. Nel 2014 Nando Mismetti superò Nicola Alemanno di slancio: 54,8 per cento contro 45,2. Stavolta è finita 52 a 48. Il centrosinistra ha costruito il successo nei Comuni di taglia media. Con il sistema del voto ponderato, a Perugia è finita 20 a 9 per il candidato del centrodestra Fabrizio Gareggia. Nei municipi baby, tra i 3mila e i 5mila abitanti Bacchetta ha avuto la meglio 57 a 50; nella fascia 5mila-10mila abitanti centrosinistra ancora avanti 52 a 50; quindi nel limbo tra fra 10mila e 30mila abitanti 
Bacchetta ha toccato quota 89 e Gareggia si è fermato a 55 e nei comuni più grossi tra 30mila e 50mila residenti il sindaco di Città di Castello ha raccolto 54 punti contro i 32 del suo avversario. Numeri ben registrati e da cui partite per ragionale delle comunali 2019.
Nel Pd, intanto, è stato ufficialmente scandito il fischio d’inizio del congresso regionale. Nessuno dei tre - Gianpiero Bocci, Andrea Pensi e Walter Verini - mostra l’intenzione di voler tirare indietro la gamba e un match così rischia di finire dritto dritto nella partita per la scelta dei candidati a sindaco.
Non mancano i colpi sotto la cintola neanche nel centrodestra. La Lega ha posto un veto su Foligno: «Lasciata Perugia a Romizi, il candidato del secondo comune tra quelli al voto lo scegliamo noi». Alta tensione verde-azzurra pure a Gualdo Tadino: il Carroccio vuole Alessia Raponi, il consigliere regionale Roberto Morroni di Fi si dice pronto alle barricate. Pure a Norcia la partita è aperta. Agli alleati il profilo di Nicola Alemanno non piace così tanto. La critica suona così: giusti i rapporti istituzionali con la governatrice Marini, ma occorre pure ricordarsi di essere un sindaco di centrodestra. A Bastia, invece, tutti d’accordo su Paola Lungarotti. A Marsciano la Lega vuole l’avvocato Francesca Mele candidata. A Montefalco Donatella Tesei ha scelto per la successione il suo vice Luigi Titta. Altri nomi papabili: Petruccioli a Gualdo Cattaneo, Minciaroni a Tuoro e Carrozzo a Magione.
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