Triathlon, l'urlo del presidente Giubilei
per il settimo posto di Alice Betto
«Daje, risultato storico ora Parigi 2024»

Alice Betto e Riccardo Giubilei
di Lorenzo Pulcioni
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Mercoledì 28 Luglio 2021, 10:02

Alice Betto entra nella storia del Triathlon italiano e con lei il gruppo dirigente che ha fortemente voluto e condotto questo cambio di passo. In plancia di comando alle Olimpiadi di Tokyo in una delle discipline più suggestive ma anche massacranti dal punto di vista fisico, c'è il ternano Riccardo Giubilei, presidente nazionale Fitri che si gode il settimo posto tra le donne di Alice Betto e un altro piazzamento tra le top 20, quello di Verena Steinhauser. Sabato 31 luglio la gara più attesa, quella della staffetta mista 2+2 denominata mixed relay'.
«Il commento più appropriato, da umbro e da ternano, non può essere che...Daje!» dice Giubilei al Messaggero. Un grido di battaglia che accomuna la pattuglia di ternani a Tokyo. Da Alessio Foconi, voglioso di riscatto domenica 1° agosto con la prova a squadre dopo l'eliminazione agli ottavi nel torneo individuale di fioretto maschile. Passando per Alessandra Favoriti, medico della nazionale di pallavolo femminile che dopo le prime due vittorie con Russia e Turchia affronterà giovedì 29 luglio l'Argentina. Finendo con il Maestro Claudio Guazzaroni, tecnico della nazionale di karate che salirà sul tatami il 5-6-7 agosto.
«Abbiamo scritto una pagina indelebile nella storia del triathlon italiano. Anche il presidente Malagò ci ha fatto i complimenti e ha commentato positivamente il risultato. E' il secondo miglior risultato di sempre dopo il quinto posto di Nadia Cortassa ad Atene 2004. In questi 17 anni il livello si è alzato tantissimo» spiega Giubilei, tra i primi al traguardo ad abbracciare le atlete azzurre così come gli uomini protagonisti nella gara maschile di ottime frazioni soprattutto a nuoto e in bici. L'abbraccio con Alice Betto racconta la fatica e la passione che si nasconde dietro a questa disciplina in una gara che ha visto le atlete completare il percorso di 1,5 km di nuoto, 40 km in bici, 10 km di corsa.
«Alice ha conseguito il cosiddetto diploma olimpico dopo una grande rimonta - racconta - in acqua è stata colpita più volte nella bolgia della prima boa, ma ha recuperato grazie ad una splendida prestazione in bici arrivando ad appena 20 metri dalla sesta posizione». Ma questo è solo l'inizio: «Per noi parte un lungo cammino dove Tokyo rappresenta la prima bracciata e Parigi 2024 l'ultimo passo. Partiamo da questo splendido settimo posto e pensiamo alla staffetta, una gara dove ci siamo qualificati grazie al secondo posto di Lisbona in Coppa del Mondo». Due uomini e due donne per ogni nazionale che si alterneranno nelle tre frazioni, con distanza ridotta rispetto a quella olimpica dell'individuale: 400 metri nuoto, 6 km bici, 3 km corsa. «Sarà una gara per atleti esplosivi - spiega Giubilei - ed è la prima volta che questa formula compare alle Olimpiadi. Saremo sulla start line per dire la nostra e portare i colori italiani più in alto possibile».
 

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