Sottopasso di viale Maraini, l'Ascom sostiene la raccolta firme del Comitato per il “no”

Sottopasso di viale Maraini, l'Ascom sostiene la raccolta firme del Comitato per il “no”
di Giacomo Cavoli
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Domenica 17 Ottobre 2021, 00:25 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 22:27

RIETI -  I tre sottopassi di viale Maraini, via Molino della Salce e via Angelo Maria Ricci diventano un rebus da risolvere, nella nuova locandina disegnata da comitato “Salviamo viale Maraini”, contrario alle tre opere cittadine previste dalla convenzione firmata tra Comune di Rieti e Rfi. «Nuovo percorso a ostacoli in città! Circolare a Rieti diventerà un rebus!», recita il manifesto che il comitato si prepara a far stampare e ad affiggere nei prossimi giorni su tutti i muri, dove viene riportata la parte della planimetria che mostra le tre vie cittadine una di fianco all’altra, unite dal cordone della ferrovia e per le quali, secondo quanto previsto dalla convenzione che dovrà essere votata dal consiglio comunale, Rfi presenterà tre progetti preliminari di soppressione dei passaggi a livello e creazione di altrettanti sottopassi, bozze che il Comune sostiene non saranno vincolanti rispetto alla decisione finale.

Il manifesto del Comitato. Dove sta il rebus, nel disegno e nelle parole del comitato? Nel fatto che, come recita il manifesto, «Per non trovare qualche volta chiuso viale Maraini, ti chiuderanno per sempre via Molino della Salce e via Angelo Maria Ricci».

Implicito dunque il senso del messaggio, che include gli interrogativi già sollevati dal comitato, come quello della creazione di un nuovo piano del traffico e la valutazione che i sottopassi «comporterebbero, per la città e per viale Maraini in particolare, danni superiori ai vantaggi potenzialmente ottenibili». 

La raccolta firme. Nel frattempo, la consueta riunione organizzata ogni sabato mattina dal comitato in piazza Vittorio Emanuele II ha dato il via libera anche alla raccolta firme che il gruppo si dichiara pronto ad attuare insieme all’appoggio di Ascom Confcommercio Lazio Nord, la quale – come confermato a Il Messaggero dal presidente Nando Tosti – ha rinnovato il suo sostegno alle attività del comitato. Accantonata l’idea del referendum (attualmente non previsto dal regolamento comunale), il comitato è pronto a raccogliere le firme per chiedere «al Comune di non dare seguito agli accordi con Rfi e di porre invece allo studio un nuovo piano per la mobilità urbana, che preveda anche lo spostamento della linea ferroviaria e della stazione di Rieti in una collocazione logisticamente più efficiente rispetto ai piani di Rfi, riguardanti la futura realizzazione della Ferrovia dei Due Mari».

Le ragioni del no. Le motivazioni al “no” elencate nella petizione? «Scavi in una zona dichiaratamente sismica, a ridosso di abitazioni, plessi scolastici ed esercizi commerciali, impedimenti alla circolazione urbana, chiusura di attività commerciali, sfregio architettonico a un viale storico della città, rischi di allagamenti dei sottopassi, impossibilità di transito per i mezzi pesanti, aumento del traffico e dello smog, possibili barriere architettoniche e abbattimento di alberi secolari». E via di questo passo.

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