RIETI - Dopo oltre un anno e mezzo di Covid, la brace dei contrari al sottopasso di viale Maraini, rimasta accesa sotto la cenere del Covid, torna ad ardere. E buona parte delle sensazioni percepite fino a due anni fa, quando si svolse il primo e ultimo dibattito pubblico in aula consiliare (era il 30 ottobre 2019) adesso sembrano prendere forma concreta.
Perché dopo la firma dell’accordo non vincolante tra Comune di Rieti e Rete ferroviaria italiana per la redazione dei progetti preliminari dei tre sottopassi cittadini, ieri mattina il gruppo dei contrari in seno al comitato Piana Reatina è tornato a riunirsi - all’aperto, nella cornice del Giardino del Vignola - ed ora ha tutta l’intenzione di contarsi per partecipare alla partita delle elezioni amministrative del 2022.
Sguardo al 2022
L’obiettivo è chiaro, e apre uno scenario tutto nuovo (e molto ghiotto) per le coalizioni che scenderanno in campo schierando i propri candidati sindaco: «Siamo tornati a riunirci per la prima volta da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria - spiega a Il Messaggero il presidente del comitato, Alvise Casciani - E ora abbiamo intenzione di contarci attraverso una raccolta firme che avvieremo nelle prossime settimane. Poi, vedremo chi dei futuri candidati alle amministrative intenderà appoggiare le nostre ragioni».
Dunque, scendete ufficialmente in campo alle Comunali del 2022?
«Non faremo alcuna lista - precisa Alvise Casciani - Ma sosterremo chi sceglierà di perorare la nostra causa, che non è banalmente solo quella di essere contrari alla realizzazione dei sottopassi di viale Maraini, via Molino della Salce e via Angelo Maria Ricci, ma di avere una visione complessiva dello sviluppo che si vuole garantire alla città.