Rieti, i tre sottopassi da realizzare: torna a farsi sentire il Comitato cittadino

Viale Maraini (foto d'Archivio)
di Giacomo Cavoli
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Sabato 2 Ottobre 2021, 00:10

RIETI - Dopo oltre un anno e mezzo di Covid, la brace dei contrari al sottopasso di viale Maraini, rimasta accesa sotto la cenere del Covid, torna ad ardere. E buona parte delle sensazioni percepite fino a due anni fa, quando si svolse il primo e ultimo dibattito pubblico in aula consiliare (era il 30 ottobre 2019) adesso sembrano prendere forma concreta. 
Perché dopo la firma dell’accordo non vincolante tra Comune di Rieti e Rete ferroviaria italiana per la redazione dei progetti preliminari dei tre sottopassi cittadini, ieri mattina il gruppo dei contrari in seno al comitato Piana Reatina è tornato a riunirsi - all’aperto, nella cornice del Giardino del Vignola - ed ora ha tutta l’intenzione di contarsi per partecipare alla partita delle elezioni amministrative del 2022.

Sguardo al 2022 
L’obiettivo è chiaro, e apre uno scenario tutto nuovo (e molto ghiotto) per le coalizioni che scenderanno in campo schierando i propri candidati sindaco: «Siamo tornati a riunirci per la prima volta da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria - spiega a Il Messaggero il presidente del comitato, Alvise Casciani - E ora abbiamo intenzione di contarci attraverso una raccolta firme che avvieremo nelle prossime settimane. Poi, vedremo chi dei futuri candidati alle amministrative intenderà appoggiare le nostre ragioni». 
Dunque, scendete ufficialmente in campo alle Comunali del 2022? 
«Non faremo alcuna lista - precisa Alvise Casciani - Ma sosterremo chi sceglierà di perorare la nostra causa, che non è banalmente solo quella di essere contrari alla realizzazione dei sottopassi di viale Maraini, via Molino della Salce e via Angelo Maria Ricci, ma di avere una visione complessiva dello sviluppo che si vuole garantire alla città.

Non è soltanto una questione di sottopasso sì o no, ma di programmare un’evoluzione che tenga conto, fra le varie questioni, della revisione del Piano urbano del traffico (quello firmato dall’ingegner Morini durante la giunta Petrangeli giace ancora nei cassetti del Comune, ndr), della variante al Piano regolatore per favorire lo spostamento della stazione a sud della città e dello sviluppo delle tratte di collegamento con Roma che non obbligano per forza alla realizzazione del sottopasso di viale Maraini, che stravolgerebbe l’aspetto del viale e la sua fruibilità, a fronte di vantaggi, sul piano della viabilità ferroviaria, assai discutibili. La constatazione che i sottopassi sono finanziati da Rfi, e quindi a costo zero per il Comune - aggiunge Casciani - non è una ragione sufficiente a renderli inevitabili o indiscutibili. Per questo invitiamo al dialogo tutte le parti interessate, inclusi coloro che sono favorevoli alle opere previste, per un confronto aperto e non pregiudiziale su questioni che interessano il presente, ma soprattutto il futuro della città». I futuri candidati sindaco inizino a prendere nota.

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