Roma, da “Ask for Angela” a “Chiedi se c’è Angela”: ad Ostia il progetto nato a Londra per prevenire abusi contro le donne

Il servizio è stato realizzato dalla Polizia di Stato insieme all’Ascom Confcommercio di Ostia con l’obiettivo di preparare i commercianti nel caso una donna, una vittima, abbia bisogno di aiuto

Roma, da “Ask for Angela” a “Chiedi se c’è Angela”: ad Ostia il progetto nato a Londra per prevenire abusi contro le donne
di Raffaele Marra
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Sabato 8 Luglio 2023, 07:43

"Chiedi se c’è Angela” è un progetto nato dalla collaborazione tra Polizia di stato (era presente alla presentazione Antonino Mendolia, primo dirigente della polizia del X Distretto Lido) e Ascom che curerà i corsi di formazione per commercianti ed esercenti del X municipio. Nei locali aderenti al progetto, contrassegnati da un logo all’ingresso, una persona bisognosa potrà entrare e “chiedere di Angela”: un messaggio in codice per il commerciante che sarà in grado di fornire assistenza alla vittima di episodi di violenza, molestie e abusi. «I commercianti sono gli attori principali di questo progetto, devono essere la mano che ferma un’eventuale violenza, per tutelare tutte le persone che non hanno la forza di chiedere ufficialmente aiuto« ha detto Valeria Strappini, presidente di Ascom Confcommercio Roma sud alla conferenza stampa tenutasi nella Sala Consiliare Massimo di Somma del X municipio di Ostia in Piazza della Stazione Vecchia alla presenza della Presidente della Commissione Pari Opportunità Silvia Fiorucci. Questa campagna è rivolta a tutti i locali pubblici che vogliano aderire: bar, pub, hotel: ovunque ci sia la possibilità di incontrare gente e, di conseguenza, l’impossibilità di liberarsi di attenzioni non volute.

Basta richiamare l’attenzione di qualcuno dello staff e chiedere di Angela. La campagna si rivolge alle persone in generale (soprattutto alle donne e persone fragili) che si trovano in situazione di pericolo. Un lavoro intenso frutto della collaborazione con Ascom e la Polizia di Stato. In questi casi lo staff qualificato per gestire questo tipo di situazioni, metterà immediatamente in atto una serie di misure per proteggere la persona, ed evitarle approcci indesiderati, senza che quest’ultima debba esporsi. Scortandola ad esempio al taxi, chiamando la polizia o degli amici. «Un modo per ricreare un senso di comunità, una città sicura in cui le persone possono muoversi in tranquillità» ha concluso Silvia Fiorucci. Un grazie infine alla classe quinta dell’Istituto di Istruzione superiore Carlo Urbani di via dell’idroscalo di Ostia che ha creato il logo è (una mano che ferma un pugno, ndr) che verrà usato nella campagna (è stato realizzato anche un video tra gli attori protagonisti Andrea Bizzarri e Alida Sacoor) e che sarà esposto nei locali aderenti e che nel periodo promozionale verrà divulgato anche nelle scuole, sui mezzi pubblici e nei taxi.

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