Sottopassi ferroviari in città, cresce il fronte del “no”. Andrea Sebastiani spiega le sue ragioni e invita a raccogliere firme

Sottopassi ferroviari in città, cresce il fronte del “no”. Andrea Sebastiani spiega le sue ragioni e invita a raccogliere firme
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Lunedì 11 Ottobre 2021, 00:10

RIETI - Se Rfi rilancia sulla Ferrovia dei Due Mari, facendo rifiorire i sogni di un collegamento ferroviario diretto con Roma, in città si continua a discutere sull’opportunità o meno di abbattere i passaggi a livello e realizzare i sottopassi ferroviari, in particolare quello di viale Maraini.

In questo senso, inequivocabile il messaggio che arriva da Palazzo di Città: serrare i ranghi della maggioranza a difesa del progetto di Rfi in vista della prossima tornata elettorale. Sarebbe questa, in estrema sintesi, la linea che il primo cittadino Antonio Cicchetti avrebbe propugnato nella riunione di maggioranza svoltasi la scorsa settimana prima della commissione Lavori pubblici di venerdì, dove è stato presentato il contenuto della convenzione stipulata tra Comune di Rieti e Rfi per la soppressione di dieci passaggi a livello e la creazione di tre sottopassi cittadini. 

La situazione. Una linea di condotta che identificherebbe dunque l’intenzione del centrodestra di presentare un progetto già definito – almeno sulla carta – ai propri elettori. Dunque, i sottopassi come tema di campagna elettorale, sulla quale torna a battere il consigliere comunale del Gruppo Misto Andrea Sebastiani, dopo aver già affrontato il tema nella commissione di venerdì: «Da come sono state poste le argomentazioni durante la commissione, sembra che l’amministrazione voglia portare in dote alla campagna elettorale la convenzione con Rfi, per poter dimostrare ai cittadini di aver fatto qualcosa in questi quattro anni e mezzo – osserva Sebastiani - D’altronde l’attuale amministrazione oggi è in difficoltà nel ripresentarsi e chiedere nuovamente la fiducia ai cittadini, non avendo fatto nulla di quello che aveva proposto nel suo programma elettorale con il quale si era presentata.

Io, invece, mi chiedo se non fosse stato meglio dare corso al programma elettorale che fino ad ora è stato completamente disatteso, anziché perdersi in un’opera inutile che metterà in difficoltà sia l’amministrazione uscente che il candidato che si riproporrà al vaglio dell’elettorato. Il progetto Rfi sarà un boomerang elettorale, perché una manovra simile a otto mesi dalle elezioni è devastante dal punto di vista del consenso». 

La raccolta firme. Sebastiani tocca poi il tema del referendum caldeggiato dal gruppo del no al sottopasso di viale Maraini: «Il referendum non è mai stato regolamentato all’interno del regolamento comunale – conclude – Perciò, anziché accanirsi sul referendum, al comitato e ai cittadini che vogliono opporsi ai sottopassi suggerirei una raccolta firme in giorni e posti prestabiliti, per far conoscere a tutta la città la contrarietà a quest’opera, spiegando i risvolti che si avranno nel deturpare la città con tre sottopassi».

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