Rieti, ricercatore sabino svela: «Ecco i segreti delle foglie»

Emanuele Scacchi
di Andrea Bonanni
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Aprile 2024, 00:10

RIETI - ​Si chiama Emanuele Scacchi ed è di Torricella in Sabina il ricercatore italiano dell’Università tedesca di Tübingen che ha guidato uno studio internazionale pubblicato alcuni giorni fa sulla rivista “Nature Plants” che mostra come le cellule delle foglie valutano la loro posizione relativa. Scacchi, classe 1979, è nato a Roma ma Torricella in Sabina è stata la sua vera casa sin dall’età di 5 anni, quando i genitori decisero di tornare nel piccolo borgo per stare vicino ai propri cari. 
«I primi passi nel mondo della scuola risalgono proprio a quel periodo – esordisce Scacchi - I miei genitori, per stare vicino ai nonni materni, comprarono casa a Torricella, dove tutt’ora risiedono, ed io iniziai il percorso formativo frequentando le locali scuole elementari e medie. Concluso il primo ciclo di istruzione mi iscrissi al liceo scientifico Jucci di Rieti». E’ proprio negli anni dell’adolescenza trascorsi in un territorio verde come quello della sabina che Scacchi si avvicina alla natura, restandone affascinato. «Quando penso a Torricella e alla mia infanzia sicuramente una delle prime cose che mi vengono in mente è il costante contatto con la natura - prosegue Scacchi - avevamo una casa che si affacciava su un bosco che si estendeva fino ai monti Cervia e Navegna, ed io in quel bosco, insieme ad alcuni amici e ai miei cugini, mi immergevo ogni giorno percorrendo i sentieri battuti dai boscaioli alla ricerca di fossili, insetti e farfalle da ammirare e studiare. Un’epoca di scoperte alimentata dal ciclo delle stagioni e dalle lezioni pratiche di una contadina vicina di casa che ci iniziava al riconoscimento di funghi ed erbe selvatiche. Un aneddoto che mia madre ama ricordare è il mio precoce interesse per la sperimentazione: un giorno trovò delle formiche congelate nei cubetti di ghiaccio del freezer, vittime dei miei esperimenti di ibernazione, che naturalmente non ebbero successo». 
Dopo le superiori Scacchi torna a Roma per frequentare l’Università La Sapienza. «Il mio percorso professionale subì una svolta decisiva grazie a un esame di biologia molecolare con la professoressa Sabatini che mi aprì le porte del suo laboratorio. La mia tesi di laurea, incentrata proprio sulla biologia – ricorda il ricercatore - mi permise di contribuire a un articolo di grande risonanza prima ancora di laurearmi, attirando su di me l’attenzione della comunità scientifica internazionale. La mia ricerca era guidata da una domanda fondamentale: come si auto-organizzano i sistemi biologici? Questa ossessione fu finanziata grazie a prestigiose borse di studio e successivamente a un ruolo di research associate con la professoressa Marja Timmerman all’Università di Tübingen». Ed è proprio a Tübingen che Scacchi lavora al suo studio che conferma la teoria proposta oltre 70 anni fa da Alan Turing, uno dei padri della moderna informatica, ma apre anche a nuovi modi per regolare lo sviluppo delle piante e ottenere, ad esempio, colture più resistenti e con rese più elevate. 
«Il meccanismo coinvolge un circuito genetico basato su piccole molecole di Rna – sottolinea il ricercatore - che è alla base di molte funzioni fondamentali all’interno delle cellule, come la regolazione dell’espressione dei geni e la sintesi delle proteine. Questi piccoli Rna creano un comportamento collettivo proprio come quello degli uccelli in uno stormo o dei pesci in un banco, che coordina la forma delle foglie. In questo modo, ogni cellula sa se far parte della faccia superiore o inferiore della foglia. Questo sistema spiega facilmente la grande diversità di forme osservata in natura, dai semplici aghi di pini e abeti alle complesse trappole che costituiscono le foglie delle piante carnivore». 
A Scacchi questa mattina, il sindaco di Torricella in Sabina Floriana Broccoletti tributerà un civico riconoscimento, donandogli una targa per gli obiettivi raggiunti, durante una cerimonia aperta a tutta la cittadinanza. «Rappresentare la nostra Torricella nel panorama scientifico internazionale – conclude Scacchi - è per me motivo di grande orgoglio. Spero che il mio percorso possa stimolare curiosità e passione per la scienza nei giovani della nostra comunità e della nostra bella provincia, spronandoli a intraprendere i loro studi con ardore e dedizione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA