Amatrice, crollo della palazzina ex Ina Casa: il processo ora slitta a novembre

Piazza Sagnotti
di Emanuele Faraone
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Mercoledì 8 Settembre 2021, 00:10

RIETI - Falsa partenza – dopo la pausa estiva – per la ripresa del processo relativo al crollo della palazzina ex Ina Casa di piazza Sagnotti I ad Amatrice, collassata la notte del sisma del 24 agosto 2016 e sotto le cui macerie persero la vita sette inquilini. Ieri, oggi e domani erano state calendarizzate tre udienze per la prosecuzione dell’escussione dei testi delle parti civili e degli imputati. Tra questi anche l’ex sindaco Sergio Pirozzi, mentre tra le parti civili anche un ragazzo, convivente di un giovane rimasto ucciso nel crollo, in base alla cosiddetta legge Cirinnà che disciplina le unioni gay e le coppie di fatto. 
Al termine dei lavori (un ordinario intervento locale di riparazione con la tecnica “cuci e scuci”) si ritornò frettolosamente a casa senza comunicazioni ufficiali, né la revoca della precedente ordinanza di sgombero, inadempienza questa mossa a contestazione dell’operato dell’ex sindaco Pirozzi. Le udienze, slittate per legittimo impedimento di uno dei legali degli imputati, sono state fissate dal giudice Carlo Sabatini per il prossimo mese di novembre nei giorni 17, 18 e 19. 
Con la temporanea sospensione feriale dei termini processuali si ritorna comunque in aula per quanto riguarda tutti i procedimenti penali relativi ai crolli avvenuti ad Amatrice la tragica notte del 24 agosto 2016. Il 13 e il 20 settembre si riapriranno le porte della sala consiliare della Provincia che tornerà ad accogliere – davanti al giudice monocratico Alessio Marinelli - il processo sul crollo del b&b “La margherita” a Saletta di Amatrice dove perse la vita una giovane coppia di fidanzati e la madre di lui. Sette gli imputati che dovranno rispondere di omicidio colposo e disastro colposo. 
Il 14 ottobre è prevista invece la prima attesa udienza dibattimentale per il crollo dell’Hotel Roma (sette le vittime) e che vede come unico imputato l’83enne Ottaviano Boni in qualità di progettista strutturale e direttore dei lavori della struttura ricettiva, l’hotel più noto della località che ospitava almeno 70 persone, turisti arrivati in città per la 50esima Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana. Sempre a ottobre (nei giorni 20, 21 e 22) davanti al giudice monocratico del tribunale di Rieti, Carlo Sabatini si aggiorna il processo sul crollo di palazzo D’Antoni al civico 83 di Corso Umberto I ad Amatrice. 
Quel tragico crollo causò la morte di 7 inquilini. Sotto accusa la realizzazione, sul vecchio immobile, di una sopraelevazione eseguita a fini speculativi dalla società “Faro immobiliare 2000 srl” di Roma la quale aveva acquistato l’intero stabile all’asta per realizzare all’ultimo piano ulteriori 9 unità abitative con un progetto non conforme alla normativa antisismica. 
Per il collasso dell’edificio sono cinque gli imputati, tutti accusati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Mentre entro l’anno, o nei primi mesi del 2022, è atteso il via al procedimento penale in relazione al crollo di Villa Olivia a Sommati di Amatrice. Immobile acquistato da tre inglesi per trascorrervi le vacanze. Erano lì William Henniker Gotley, sua moglie Maria Eleanor Taliani, nata in Inghilterra ma di origini italiane, i loro due figli, più una coppia di amici con un figlio, Marcos Burnett di 14 anni, tutti inglesi. Tre le vittime: una coppia e lo sfortunato 14enne.

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