UMBRIALIBRI
Un invito accorato, senza dramma, ma lucido e spietato è quello che arriva da Veronica Pivetti attrice e scrittrice sbarcata ad UmbriaLibri per presentare il suo ultimo lavoro "Rosa" edito da RaiLibri. L'invito è per le donne, perché combattano per cambiare quelli stereotipi che diventano quasi pezzi del loro Dna.
«Dobbiamo vendere cara la pelle, sta a noi donne fare lo sforzo per cambiare la società maschilista, nessuno lo farà al posto nostro, nè la famiglia, nè i compagni.
E' seduta al tavolo di un bar accanto alla biblioteca comunale e capannelli di persone si fermano solo per sentirla parlare. Stavolta c'è anche un gruppo di giovani che cerca sul programma cartaceo di UmbriaLibri per capire a che ora verrà presentato il libro della Pivetti. Sono studenti universitari che hanno scelto di seguire alcune presentazioni di autori importanti. «Non tutto mi interessa, ma alcune cose sono davvero forti», dice la ragazza con i capelli lunghi neri. Loro giocano in casa, frequentano tutti la facoltà di Lettere all'università La Sapienza. Nuovo sold out anche ieri pomeriggio in tanti hanno partecipato agli appuntamenti di UmbriaLibri, Veronica Pivetti è stata accolta da un applauso spontaneo appena ha messo piede nella sala del Caffè letterario.
Protagonista del suo libro, una donna, Rosa, che si prende cura di chi ha bisogno e sostiene altre donne «perché la cura degli anziani, dei bambini e tutta e solo sulle spalle delle donne. E Rosa è un'Oss, una donna che comunemente viene chiamata con un termine riduttivo badante, lavora in una casa di riposo e per avere una vita ha lasciato in Perù famiglia, affetti e ricordi», ha esordito Veronica Pivetti. Ancora una storia che si schiera "dalla parte di lei", come dice la scrittrice stessa ricordando il titolo del libro di Alba de Cespedes ,un cult per le giovani donne degli anni Settanta.
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