Roma, Dzeko ancora in dubbio per il derby. Keita: «Vincere contro la Lazio sarebbe motivo di orgoglio»

Roma, Dzeko ancora in dubbio per il derby. Keita: «Vincere contro la Lazio sarebbe motivo di orgoglio»
di Gianluca Lengua
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Sabato 2 Aprile 2016, 20:49 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 09:25
Dopo due settimane di stop torna la serie A con una partita che carica di significato per un’intera città: Lazio-Roma. I due tecnici oggi hanno tenuto le rispettive conferenze stampa senza esclusioni di colpi, ma è sul campo domani alle 15 che entrambi proveranno a vincere la stracittadina. Luciano Spalletti ritrova quasi l’intero organico ad esclusione di Gyomber e Vainqueur che non stati convocati. C’è Daniele De Rossi reduce da un problema alla schiena (probabilmente partirà dalla panchina) e Manolas nonostante abbia accusato qualche dolore muscolare riuscirà a partire dal 1'.

LA FORMAZIONE
In un ipotetico 4-2-3-1 Luciano Spalletti schiererà una linea difensiva formata da Florenzi, Manolas, Ruediger e Digne; i due di centrocampo saranno Keita e Pjanic (carico dopo le due ottime prestazioni in nazionale dove ha messo a segno due gol contro Lussemburgo e Svizzera). Sulla linea dei trequartisti ci saranno Salah, Nainggolan ed El Shaarawy, con Perotti che occuperà il ruolo di falso nueve. Se invece il tecnico dovesse regalare un ulteriore chance a Dzeko a farne le spese dovrebbe essere l’ex Milan, con il bosniaco che giocherà prima punta e Perotti arretrato sulla trequarti. 

«SI GIOCA LA SUPREMAZIA»
«Vincere il derby è un motivo di orgoglio: tutti sono sotto pressione, tutti vogliono vincerlo, anche noi stranieri». Parla così sul derby di Roma Seydou Keita; il centrocampista maliano è arrivato nella Capitale un anno e mezzo fa, ma si è reso conto di quanto questa partita sia fondamentale per i tifosi di entrambe le squadre: «Io sono un professionista, so che ogni gara conta, ma col derby è come se ci fossero più di 3 punti in palio. Ci si gioca la supremazia cittadina» ha detto nello slide show in onda su Roma TV. Il rapporto con Rudi Garcia non era solo professionale, tra i due c’era anche una profonda stima e amicizia: «E’ finita male per colpa di noi giocatori, ho grande rispetto per lui», su Totti invece: «Parla tutto ciò che ha fatto per la Roma, è onesto e posato. E’ meraviglioso il fatto che non abbia mai cambiato maglia. Nessuno lo dimenticherà mai». Infine un pensiero sul nuovo tecnico Spalletti: «Abbiamo un rapporto di rispetto reciproco. E’ molto esigente, ma anche molto riconoscente con chi si impegna».
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