Rieti, nuovo ospedale de Lellis: si muovono i primi passi

Il rendering del nuovo ospedale
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Martedì 7 Novembre 2023, 00:10

RIETI - Si iniziano a delineare i contorni all’interno dei quali nascerà il nuovo ospedale di Rieti. Con una delibera del commissario straordinario della Asl, Mauro Maccari, è stato istituito il 25 ottobre scorso un gruppo di lavoro per la realizzazione della struttura che prenderà il posto dell’attuale de Lellis. Per un costo complessivo pari a 179 milioni di euro, il nuovo ospedale è stato già oggetto dello studio di fattibilità che la precedente direzione strategica ha trasmesso alla Regione Lazio nel dicembre del 2021 e che la stessa Regione ha approvato il 21 settembre del 2022.

Il percorso. Il gruppo di lavoro avrà il compito di definire modalità, processi e tempi di costruzione, nonché porre in essere tutti gli atti e i provvedimenti necessari alla sua realizzazione. Nell’ottica della clinicizzazione dell’ospedale (già avviata con la strutturazione dei reparti di Telediagnostica e Otorinolaringoiatria) attraverso la realizzazione della facoltà di Medicina e al fine di individuare le scelte tecniche progettuali più confacenti alle necessità organizzative da fornire ai progettisti dell’opera, strategico è risultato l’ingresso dell’Università La Sapienza nel gruppo di lavoro che sarà rappresentato da Anna Maria Giovenale, professore Ordinario della facoltà di Architettura e da Antonio Angeloni, professore della facoltà di Medicina e Odontoiatria. Del gruppo di lavoro fanno parte anche alcuni professionisti della Asl di Rieti. Oltre al direttore sanitario Angelo Barbato con funzioni di coordinatore del gruppo e del direttore amministrativo Anna Petti (da comprendere se sarà rinnovata vista l’imminente scadenza del suo mandato), faranno parte del gruppo i primari Anna Ceribelli di Oncologia Medica, Alessandra Ferretti di Anestesia e Rianimazione, Fabrizio Liberati di Anatomia Patologia, Mario Santarelli di Radioterapia e Massimiliano Angelucci della direzione medico ospedaliera. 
Completano la lista dei componenti aziendali i direttori dell’Unità tecnico patrimoniale, dell’economico finanziario e del dipartimento amministrativo aziendali.

Il gruppo di lavoro, che nasce dal recepimento da parte della Asl di Rieti del modello di accordo tra Asl, Regione ed Inail per la realizzazione e la gestione del nuovo ospedale, i cui termini e pattuizioni sono in corso di definizione, potrà, se ritenuto opportuno, coinvolgere altre figure professionali ritenute utili.

Come sarà. Del nuovo ospedale di Rieti si parla da almeno un decennio, ma la concretizzazione di quella che era stata per lungo tempo solo una speranza per il rilancio della sanità territoriale e per lo sviluppo socio-economico del reatino si è manifestata nel dicembre del 2021 con la presentazione, presso la Asl di Rieti, dello studio di fattibilità. Lo studio di fattibilità prevede aree funzionali omogenee e di tipo dipartimentale ispirate a modelli di organizzazione assistenziale “per intensità di cura”. 
Una piastra su due livelli per le alte tecnologie, emergenza, la parte ambulatoriale e i servizi di supporto e la prima accoglienza. 
Un piano intermedio nel quale saranno collocati gli spazi commerciali e della socialità (sia per l’utenza interna che per l’utenza esterna). Un ulteriore livello funzionale conterranno le aree di degenza chirurgica (in corrispondenza diretta verticale con l’area dell’emergenza, della diagnostica e la parte operatoria); le aree della degenza medica; l’area materno infantile, l’ospedale di giorno e gli studi dipartimentali con le aree per la formazione. Le aree di degenza saranno divise ma integrate tra Dipartimento di medicina, Dipartimento chirurgico, Dipartimento salute mentale e Dea e potranno accogliere (almeno sulla carta) 440 posti letto tra ordinari, di day hospital, intensiva e sub intensiva, lungodegenza e riabilitazione. Il nuovo ospedale di Rieti sorgerà su un’area di circa 70 mila metri quadrati in prossimità del vecchio ospedale. Nel documento si identificano tre fasi di realizzazione: fase di progettazione (1 anno e mezzo), la fase di appalto (1 anno) e infine la fase di costruzione dell’opera (3 anni). Tempistiche che difficilmente potranno essere rispettate, anche se la formalizzazione del gruppo di lavoro per la realizzazione del nuovo nosocomio lasciano sperare in uno slancio che possa portare quanto prima alla posa della prima pietra.

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