Rieti, “Antica pasta”: oggi vertice alla Cna. Sul tavolo il nodo cassa integrazione

Antica Pasta a Spinacceto
di R.R.
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Lunedì 24 Aprile 2023, 00:10

RIETI - Giornata di ponte dedicata alle trattative sindacali, sul fronte della vertenza “Antica Pasta”. Dopo una settimana di incontri e chiarimenti, nessuna pausa neanche nel prefestivo per le parti sociali impegnate nella ricerca di una soluzione, per i circa 40 lavoratori del pastificio di Spinacceto di Greccio, restati senza stipendio e, allo stato attuale, senza prospettive. Un passaggio importante sarà quello di oggi alle 15, quando Cgil e Uil si incontreranno con l’azienda nella sede della Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) e della piccola e media impresa. Una riunione che servirà a valutare soluzioni tampone, arrivata dopo gli accordi presi all’Ufficio del Lavoro nell’incontro richiesto dalla Uil, che c’è stato venerdì scorso.

Gli ammortizzatori. Il vertice odierno è tra i più attesi dai dipendenti, perché potrebbe segnare il ricorso agli ammortizzatori sociali.

L’attivazione della cassa integrazione, infatti, non è né automatica né scontata, ma ci deve essere una richiesta da parte dell’azienda. Nel settore dell’artigianato, in particolare, per entrare in regime di “cassa integrazione”, si deve ricorrere al fondo di solidarietà bilaterale attraverso un iter che può essere intrapreso in vari modi. Nella riunione all’Ufficio del Lavoro che c’è stata venerdì scorso, Cgil e Uil avevano ricevuto da parte dei vertici di Antica Pasta la disponibilità ad avviare questo percorso. I sindacati avevano richiesto e ottenuto che la concertazione venisse fatta con il coinvolgimento di un’associazione di categoria e, proprio per questo motivo, oggi alle 15 ci si riunirà nella sede della Cna di Rieti.

Le prospettive. I dipendenti sono senza stipendio ormai da due mesi. L’ultima mensilità pagata è stata quella di febbraio, poi non è stata pagata quella di marzo e, allo stato attuale, pare davvero difficile che venga pagata quella di aprile. È chiaro che il ricorso alla cassa integrazione garantirebbe ai dipendenti di tornare a respirare, con un reddito che consente di far fronte alle necessità. Ma cosa accadrebbe se questa ipotesi non dovesse andare in porto? I dipendenti del pastificio grecciano, allo stato attuale, sono sospesi, seppur ancora in attesa di una comunicazione ufficiale e, senza ammortizzatori sociali, sarebbero di fronte a un bivio: o attendono l’evolversi della vertenza restando senza stipendio, oppure devono avviare il licenziamento per “giustificato motivo oggettivo”, in modo da poter far ricorso al sussidio di disoccupazione (la cosiddetta Naspi). Difficile dire quale sia la strada più giusta e per questo si attende l’incontro di oggi. L’obiettivo comune è quello di salvare l’azienda e i posti di lavoro.

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