RIETI - Accesso al fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato. Una forma di ammortizzatore sociale che, di fatto, è analogo alla Cassa integrazione. E’ questa la soluzione verso la quale si va per risolvere la vertenza “Antica Pasta” e ridare un reddito ai circa 40 dipendenti sospesi dallo scorso 13 aprile e senza stipendio ormai da due mesi. L’ufficializzazione dovrebbe arrivare questa mattina, nel corso di un incontro che si svolgerà nella sede della Confederazione nazionale dell’artigianato e della Piccola e media impresa, al quale parteciperanno i sindacati Cgil e Uil, che si confronteranno con l’azienda. Non è esclusa anche la presenza di una delegazione dei lavoratori.
Unica strada. Il pastificio di Spinacceto di Greccio aveva bloccato la produzione subito dopo Pasqua, comunicando ai lavoratori la sospensione dall’attività lavorativa.
Niente ripresa. L’accordo garantirà quindi un reddito ai lavoratori, che hanno ricevuto l’ultimo stipendio relativo al mese di febbraio e che ora vedranno riconosciuti anche i contributi previdenziali. Nell’incontro di oggi sarà anche definita e comunicata la durata di questa forma di Cassa integrazione. Una soluzione sicuramente positiva nell’immediato, ma che lascia perplessità nel lungo periodo: “Antica Pasta” ha una storia trentennale e, nel tempo, si era imposta sul mercato attraverso la distribuzione in numerosi punti vendita anche al di fuori della provincia di Rieti. Uno stop prolungato porterebbe comunque danni con la perdita di quelle quote di mercato guadagnate nel tempo, rendendo sicuramente più faticosa la ripartenza, senza poi considerare il danno per l’indotto. Alla base della crisi c’è una complessa questione legale e burocratica, che ha portato al congelamento dei conti correnti aziendali con conseguente blocco della liquidità. Una situazione che si sperava di sbloccare in tempi brevi, ma per la quale ancora non ci sarebbe una svolta.