L'anno che vorrei, il medico Alessia Fiocco: «Mi auguro una città proiettata sul futuro»

Alessia Fiocco
di Sabrina Vecchi
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 00:10

RIETI - Alessia Fiocco, reatina di 37 anni, è medico di Medicina generale presso il Centro medico cittadino Ippocrate. Conclusi studi e specializzazione, ha successivamente deciso di tornare a lavorare nella sua città d’origine. Una scelta che non solo non rimpiange, ma che si è presto tramutata in una piacevole sorpresa.
Dottoressa Fiocco, cosa ha significato per lei tornare nella sua Rieti?
«Sono tornata a Rieti nel febbraio del 2021, a seguito della mia specializzazione svolta a Cesena. All’inizio ero un po’ scettica sulla scelta che stavo intraprendendo, ma poi la realtà mi ha fatto cambiare idea: ho ripreso molto bene le fila della mia vita sociale».
È quindi soddisfatta di avere preseo la decisione di fare ritorno in città?
«Ora non solo ho, ovviamente, un legame più frequente con la mia famiglia d’origine che abita qui ma, con mia grande gioia, ho ritrovato anche tanti vecchi amici e amiche».
Come ha trovato Rieti, e cosa si sente di augurare alla sua città per il 2023?
«Alla mia città auguro che possa ringiovanire la sua visione e proiettarsi sul futuro, non solo con progetti e lavoro, ma anche per quanto riguarda la formazione e la mentalità. Tuttavia, trovo Rieti migliorata nel corso degli anni: ci sono tanti spazi aperti anche per il mio settore, ci vivo bene».
Tasti dolenti dell’anno appena trascorso?
«Mi viene ad esempio in mente la poca sicurezza riscontrata, ultimamente, nel centro storico: la droga, i tafferugli, il degrado tra i giovanissimi. Abito da sola e certe volte ho qualche timore a tornare a casa a tarda notte».
E cosa ricordiamo invece del 2022?
«Da sottolineare le tante opportunità professionali aperte in tutto il Lazio e anche a Rieti per il settore sanitario».
Un settore messo a dura prova negli ultimi anni, a causa della pandemia.
«Moltissimo, come ben sappiamo. Per quanto mi riguarda, il 2022, lavorativamente parlando, è stato più impegnativo del 2021, il mio telefono era come impazzito. Nell’anno da poco passato, tutti quelli che avevano trascurato controlli di routine per timori dovuti alla pandemia sono tornati in massa ad eseguire il giusto iter per la propria salute, per cui ho avuto molto da fare per riprendere le fila e rassicurarli».
Particolari soddisfazioni avute durante l’anno appena trascorso?
«Certamente il fatto di essere diventata da poco titolare, qui al Centro medico Ippocrate, dove mi trovo molto bene sia con i pazienti che mi hanno accordato fiducia, che con tutti i colleghi. Ma ci sono state anche altre cose piacevoli, sia lavorative che personali. Alcuni problemi familiari molto seri si sono stabilizzati, è stato un anno di cui non posso proprio lamentarmi».
Per questo nuovo anno, vorrebbe che i reatini fossero...
«Sicuramente meno polemici e più ottimisti, nonostante tutto. Vedo spesso episodi di rabbia anche immotivata. Forse dovremmo impegnarci tutti a rendere la nostra città più sorridente».

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