Sora, le stalle abusive dei De Silvio demolite dopo 40 anni

Sora, le stalle abusive dei De Silvio demolite dopo 40 anni
di Roberta Pugliesi
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Martedì 5 Aprile 2022, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 14:37

Dieci ore per cancellare 38 anni ed anni di indifferenza. Sono state abbattute ieri le stalle abusive della famiglia De Silvio, in cui trovavano riparo dal 1984 equini e bovini. E anche i cavalli usati per la famosa gara clandestina nel giorno di Pasqua del 2020.

Ieri mattina le ruspe sono entrate in azione poco dopo le sette, prima demolendo i manufattisituati in zona Baiolardo (su un terreno di proprietà del Comune), successivamente quelli in zona Campopiano (di proprietà, invece, della provincia). Ad eseguire l’intervento una ditta campana che si è aggiudicata la gara. Lostesso procedimento al centro delle polemiche perché sospeso a dicembre e poi riaperto dopo il blitz della squadra mobile nell’ufficio tecnico.

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ANIMALI TRASFERITI

Quando sono arrivati gli operai in zona Baiolardo la scena era la seguente: all’interno di recinti approntati alla buona sonnecchiavano sopra la paglia fresca e pulita un asinello e due vacche.

Sono stati trasferiti altrove per consentire la movimentazione del cingolato. Alcune balle di fieno erano accatastate ad un angolo, c’era una mangiatoia verde e secchi d’acqua. Intorno, nonostante non vi fosse nulla di legale, regnava l’ordine.

Le ruspe hanno scaldato i motori e si sono messe all’opera rompendo il solito silenzio che caratterizza la zona e buttando giù non solo poche lamiere ma un altissimo muro di illegalità che è diventato di anno in anno sempre più poderoso, nonostante due ordinanze di demolizione a cui nessuno aveva mai ottemperato. Fino a ieri e dopo che il nuovo dirigente Luigi Gemmiti lo aveva promesso.

È stata una battaglia per la legalità condotta con caparbietà soprattutto dal dirigente della squadra mobile di Frosinone, il dottor Flavio Genovesi, che ieri mattina però non era sul posto. C’erano i suoi uomini, un ispettore della questura ed il commissario Gennaccaro a coordinare un servizio d’ordine importante, composto anche da vigili urbani e carabinieri. C’era qualche rappresentante della famiglia De Silvio che ha assistito alle operazioni.

TENSIONI IN COMUNE

L’intervento si è svolto senza intoppi. Almeno sul posto, perché minuti di tensione si sono registrati, invece, sotto il Comune e pare anche dinanzi l’ufficio del sindaco Di Stefano dove si sono presentati alcuni esponenti della famiglia per chiedere spiegazioni su quanto stava avvenendo. Quanto accaduto ieri mette il sigillo su un lavoro delicato durato mesi, forse anni, condotto con tenacia e caparbietà nel solco dell’azione di contrasto alla criminalità iniziata già con l’operazione “Requiem”, che aveva portato all’arresto di diversi personaggi, tutti coinvolti a vario titolo in un’associazione per delinquere ben radicata nella cittadina.

UN LUNGO LAVORO

Il capo dellaMobile Genovesi parla dell’efficacia dell’attività info-investigativa dei suoi uomini e dell’azione di contrasto all’illegalità portata avanti con tenacia:«Dietro l’intervento di oggi c’è un lungo lavoro condotto con estrema attenzione che ha avuto come obiettivo quello di ripristinare non solo la legalità ma soprattutto la giustizia perché tutti devono capire che non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Le legge è una ed è uguale per tutti. Sono soddisfatto, ma questo sentimento è misto alla rabbia perché la situazione a cui si è posto rimedio ieri si trascinava dal 1984. Continueremo a lavorare in questa direzione ancora, dalla parte della legge e dei cittadini onesti, braccando chi delinque che dovrà sentire ogni giorno il nostro fiato sul collo».

L’intervento terminerà questa mattina con la bonifica e lo smaltimento del materiale rimasto. Ciò che resta sono due campi di terra fresca ed un leggero odore di paglia.

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