Ardea, ripartono le ruspe: spariranno i “palazzacci”

Ardea, ripartono le ruspe spariranno i “palazzacci”
di Stefano Cortelletti
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Domenica 14 Febbraio 2021, 11:15

Ad Ardea tutti li conoscono come i “palazzacci”, quattro scheletri in cemento armato realizzati negli anni Novanta tra via Rieti e via Salvo D’Acquisto a Nuova Florida, e che sarebbero dovuti diventare palazzine residenziali di cinque piani. I lavori non furono mai completati, per problemi di natura economica e autorizzatoria. Se fino allo scorso anno quelle strutture passavano inosservate, collocandosi in una zona isolata del quartiere anche se a poche centinaia di metri in linea d’aria dalla Laurentina, ora che il nuovo municipio è stato trasferito proprio a ridosso degli scheletri la zona è diventata prestigiosa e molto frequentata. Peraltro la sede del Comune rappresenta l’unica palazzina del complesso che è stata portata a termine ed è letteralmente circondata dal cemento armato grezzo. Ci sono voluti tre decenni per arrivare a una svolta: l’amministrazione M5S ha ora dato il suo assenso al programma urbanistico integrato proposto dalla società proprietaria di quegli immobili, la “Rio Verde real estate”, che prevede la demolizione delle quattro strutture e la costruzione di un centro commerciale a blocco unico, su due piani, oltre a una serie di servizi quali parcheggi e una nuova strada di collegamento con la Laurentina, che consentirà di raggiungere in brevissimo tempo il Comune e il vicino stadio comunale. Il piano urbanistico faceva parte degli accordi che hanno consentito all’amministrazione di trasferire tutti gli uffici comunali nella palazzina di Nuova Florida, dietro pagamento di un canone annuo di circa centomila euro. Il progetto era arrivato a conclusione già nel 2017, poi il sindaco dell’epoca fu sfiduciato e non se ne fece più nulla. A cambiare i termini dell’accordo sono stati i grillini alla guida di Ardea, che hanno rinegoziato le condizioni cercando di ottenere più vantaggi per l’interesse pubblico.

Tra le opere che otterrà in cambio il Comune di Ardea c’è anche la realizzazione di una nuova scuola con dieci aule, che sarà ceduta all’ente una volta terminata. Il consiglio comunale, a maggioranza, ha dato nei giorni scorsi parere favorevole alla riqualificazione urbanistica della zona, mentre l’opposizione ha abbandonato la seduta. Ora la società dovrà presentare il progetto definitivo da sottoporre all’approvazione della Regione, infine tornare in consiglio comunale per il via libera. Demolire gli scheletri rappresenterà un primo passo per restituire decoro a tutto il territorio. Ci sono altre demolizioni tuttavia che attendono di essere eseguite, così come stabilito dall’autorità giudiziaria. Ben 450 unità immobiliari, gran parte sul lungomare di Ardea, non sono più sanabili e se non è il proprietario ad azionare le ruspe, deve pensarci il Comune a proprie spese, sempre se riesce a trovare i soldi. Per ora sono stati stanziati 220mila euro per demolire una delle palazzine del complesso immobiliare conosciuto come “serpentone” alle Salzare, dichiarato abusivo alla fine degli anni Novanta perché costruito su area archeologica. La palazzina “e”, dove vivono abusivamente un centinaio di famiglie in gran parte straniere, è diventata di proprietà comunale ed è meta di continue occupazioni. L’ultima è stata sventata solo pochi giorni fa dalla Polizia locale, che ha dovuto mandare via padre e figlio italiani di 75 e 50 anni, che avevano tentato di prendere possesso di un appartamento. Nel frattempo, venerdì è stata abbattuta una casa abusiva sul mare: ad azionare le ruspe è stato lo stesso proprietario, un raro caso di rispetto delle sentenze di demolizione. 

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