L'Aquila, scatta la demolizione dei primi alloggi del Progetto Case

Ci sono 4 milioni del Pnrr per trasformare le piastre in nuove funzioni tra cui il Centro nazionale del servizio civile

L'Aquila, scatta la demolizione dei primi alloggi del Progetto Case
di Daniela Rosone
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Lunedì 4 Marzo 2024, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 09:12

L'AQUILA - Parte la gara per affidare l’appalto integrato che riguarda la progettazione esecutiva, il coordinamento della sicurezza e l’esecuzione dei lavori, per la realizzazione degli interventi di decostruzione selettiva di alcune piastre del Progetto Case, gli alloggi realizzati dopo l'emergenza terremoto del 2009, lavori propedeutici all’attuazione della fase denominata dal Comune “Metamorfosi” per valorizzare e rifunzionalizzare gli alloggi del Progetto Case per le esigenze del centro nazionale per il servizio civile universale.

Dunque si va avanti con questo progetto che sarà realizzato in città con i fondi del Pnrr.
 

L’importo di questi lavori di demolizione è di oltre 4 milioni di euro. Il Comune ha già disposto una sorta di piano operativo in questo senso. Saranno demolite le prime dodici piastre del progetto case con 4500 appartamenti.

Le nuove strutture che sorgeranno saranno realizzate sopra gli isolatori sismici esistenti. Il primo lotto di demolizione comprende 5 piastre a Cese di Preturo, 2 a Pagliare di Sassa, 2 a Bazzano e 3 nel progetto case di Sant’Antonio.

Il centro non avrà un’unica sede ma sarà dislocato in più zone con il quartier generale nel piano case di Sant’Antonio, in una posizione più strategica e vicina al centro. Le attività di demolizione, da cronoprogramma, saranno da terminare entro l’estate così da iniziare subito la seconda fase di intervento. Già è avvenuto lo spostamento di un centinaio di famiglie che vivevano nei quartieri scelti per la costruzione del centro in altri progetti case.

Ma ad ogni modo tutte le famiglie saranno ricollocate dal Comune se si tratta di insediamenti abitati che devono lasciare spazio alla nuova costruzione.

La realizzazione del centro nazionale, tra quelli stabiliti nel Pnrr, è uno degli interventi più consistenti anche dal punto di vista delle risorse economiche destinate, 60 milioni di euro complessivo del fondo complementare. Sarà un modello di rigenerazione urbana perchè in totale si andranno a riconvertire ben 4500 alloggi del progetto case realizzati nel 2009.

Comune e Ufficio speciale ricostruzione sono rispettivamente responsabile dell’intervento e stazione appaltante mentre la progettazione del centro è stata affidata ad un studio di prestigio, quello di Alfonso Femia, che ha sedi a Parigi e Genova. Centro che a regime andrà ad ospitare 2500 volontari circa che saranno formati e svolgeranno delle attività di servizio alle comunità del territorio aquilano.

Al di là dell’importanza del centro che, ospitando i volontari, avrà un indotto anche importante per tutta la città, si andrà con i lavori pure a valorizzare un patrimonio abitativo per certi versi abbandonato attraverso un recupero intelligente, una riqualificazione adeguata, una riconversione e un efficientamento energetico. Ci saranno nuove infrastrutture e servizi e una rigenerazione completa.

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