Rette asili nido, ecco il bando: accedere al bonus del comune «è come vincere al lotto»

Esplode ancora la protesta, Troncarelli (Pd): «Prima devi ottenere i fondi di Regione e Inps». Secondo le strutture convenzionate copertura per 48 famiglie in meno

Rette asili nido, ecco il bando: accedere al bonus del comune «è come vincere al lotto»
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 16 Giugno 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 14:27

Il bonus nido? Accedere ai fondi comunali è come vincere un terno al lotto. O meglio, per una fortunata serie di coincidenze astrali bisogna centrare prima i bonus EFamily - ammesso che venga ripetuto - e Inps. E sull’aumento della copertura paventato dall’assessore Patrizia Notarisfetano, alle strutture convenzionate i conti non tornano.
Il bando di palazzo dei Priori è uscito, ma nuove magagne sono emerse in maniera istantanea.

«È un bonus che riguarda sia i nidi comunali - dice la consigliera comunale ed ex assessore regionale Alessandra Troncarelli - sia i privati convenzionati, ma deve esserci già l’iscrizione al nido. È sulle modalità di erogazione che scoppia il finimondo». Perché? «Il comune fa i conti senza l’oste. Si parla di arrivare alla gratuità dei nidi con i bonus Inps ed EFamily, l’ultimo nato con la sottoscritta. Ma mentre il primo è una misura standardizzata a livello nazionale, il secondo è nato per volontà politica: non c’è una quota specifica e non è detto che venga riproposto. Infatti non è ancora uscito, non si può dare per scontato».

C’è un passaggio rafforzativo del concetto, nel bando: «L’importo massimo del contributo annuo concesso dal Comune - si legge - consisterà nella differenza rimasta a carico delle famiglie dopo aver attivato i bonus per gli asili nido E-family (Regione) e Inps. Sarà quindi obbligatorio accedere alle misure rimborsate dall’ente Regione(E-Family) e Inps al fine di partecipare al beneficio comunale». «Ma l’EFamily - continua Troncarelli - oltretutto è un avviso a sportello fino ad esaurimento fondi. Quindi praticamente o riesci a prendere tutti e tre i bonus o non prendi niente».

E qui nascono altri interrogativi: «Mi imponi l’iscrizione ado e non mi garantisci la copertura degli altri bonus.

E se non riesco ad accedere al beneficio pago 840 euro? E se non la famiglia non ce la fa, si ritira l’iscrizione e non manda il figlio all’asilo? È qui che poi le strutture rischiano di perdere personale. E se l’EFamily non c’è più, che succede? Si rifà il bando daccapo?». Il servizio 0-3 anni è a domanda, «quindi bisogna fare i conti se si riesce a sostenere la spesa oppure no».

Poi ci sono i posti, su cui intervengono di nuovo le strutture convenzionate: Claudia De Angelis (La Bottega dei Talenti), Giuseppina Petterini (Pollicino), Delia Filesi (Giardino d’infanzia), Raffaella Sciarrillo (La Chioccia) e Federica Lamoratta (Naturilandia). I conti, secondo loro, non tornano. «Il bando del 2022 copriva il 55%; 166 domande accolte di cui 92/95 posti offerti. Ad oggi le famiglie frequentanti i nidi privati in convenzione sono 108. Le famiglie uscenti sono 68: la delibera del 1 giugno 2023 prevede di erogare bonus nido a 60 famiglie, 8 in meno».

E ancora: «Ad oggi abbiamo 108 famiglie in convenzione e 63 nei nidi comunali per un totale di 171 famiglie. Dalla delibera i conti sono ben diversi: 60 famiglie con bonus comunale e 63 nei nidi comunali, per un totale di 123 famiglie. Dov’è questo aumento? Sono 48 in meno. Se aggiungiamo a tutto ciò la complicata gestione di tre bonus da parte delle famiglie e le erogazioni quadrimestrali delle rette così come previsto dalle modalità di erogazione del Comune - concludono - dove sta il vantaggio per le famiglie? Chiediamo chiarezza». Le domande, comunque, sono possibili da ieri al 17 luglio.

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