Asili nido a Roma, mense, case di riposo: ecco come aumentano, le nuove tariffe 2024-25 del Comune

Gli aumenti delle tariffe comunali - contenuti nella delibera del cosiddetto "tariffone", propedeutica al bilancio di previsione 2024 - riguardano i costi per le oltre 300 concessioni pubbliche

Asili nido a Roma, mense, case di riposo: ecco come aumentano, le nuove tariffe 2024-25 del Comune
di Fabio Rossi
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Domenica 17 Dicembre 2023, 07:42

Mense scolastiche e asili nido, ma anche case di riposo e soggiorni per anziani, ingressi ai musei di proprietà del Campidoglio, canoni di utilizzo delle strutture sportive, centri estivi e bagni pubblici. Gli aumenti delle tariffe comunali - contenuti nella delibera del cosiddetto "tariffone", propedeutica al bilancio di previsione 2024 - riguardano i costi per le oltre 300 concessioni pubbliche di competenza di Palazzo Senatorio. Con l'esigenza non negata di fare cassa, perché nel bilancio che da domani sbarcherà in discussione nell'Aula Giulio Cesare ci sono circa 400 milioni di euro in meno di entrate fiscali o assimilabili, rispetto allo scorso anno: la metà riguarda il gettito Imu, crollato di 200 milioni dopo la sentenza della Consulta che ha modificato i concetti di prima e seconda casa.

L'INFANZIA

Per gli asili nido (che ospitano i bimbi fino a tre anni di età) saranno confermate le tariffe a carico delle famiglie con Isee fino a 15 mila euro. Secondo lo schema attuale (che potrebbe essere ancora modificato), per un orario standard (dalle 8 alle 16,30) la retta mensile passerebbe - tanto per fare qualche esempio - da 200 a 224 euro (con un Isee tra 20 mila e 25 mila euro) da 250 a 285 euro (con un Isee tra 25 mila e 30 mila euro), da 300 a 347 euro (Isee compreso tra 30 mila e 35 mila), da 350 a 405 euro (Isee compreso tra 35 mila e 40 mila), da 400 a 462 euro (Isee tra 40 e 50 mila) e da 440 a 518 euro (Isee superiore a 50 mila). Aumenti simili, come percentuali, anche per le altre fasce orarie disponibili nei nidi comunali.

LE SCUOLE

Aumenti in vista anche per le mense scolastiche, che nella Capitale riguardano le scuole dell'infanzia, le elementari e alcune medie. Saranno confermate le esenzioni per le famiglie con un indice Isee fino a 5.165 euro, oltre agli sconti dal terzo figlio in poi dei nuclei con Isee entro i 25 mila euro. Per il servizio di refezione completo (cinque pasti a settimana) la tariffa mensile della mensa fuori orario scolastico - che costa il 25 per cento in più di quella per i bambini che frequentano i corsi a tempo pieno - dovrebbe passare da 100 a 118 euro per chi ha un Isee superiore ai 45 mila euro.

LE ALTRE VOCI

Per il resto, sono tante le tariffe che subiranno ritocchi (a parte la questione delle occupazioni di suolo pubblico): il biglietto d'ingresso ai Musei Capitolini, per i non residenti a Roma, passerà da 11,50 a 13 euro (invariati i 10,50 euro per i residenti). Ritocchi verso l'alto sono previsti anche per le concessioni nei mercati rionali, mentre passa da 77 a 89 euro la quota mensile per i centri ricreativi estivi. Invariati, invece, i contributi a carico dei cittadini che partecipano ai soggiorni per anziani, così come le tariffe delle case di riposo.
E da domani arriva in assemblea capitolina il bilancio di previsione: nonostante il gettito minore e il taglio delle risorse dal governo (almeno 17 milioni) il Campidoglio è riuscito a mantenere la spesa corrente su 5,4 miliardi di euro.

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