Asili nido Roma, poche maestre: orari ridotti e disagi per le famiglie. «Ma saranno risolti»

Le educatrici: «Incarichi annuali tagliati, tempo pieno a rischio in una struttura su 3»

Asili nido Roma, poche maestre: orari ridotti e disagi per le famiglie. «Ma saranno risolti»
di Fabio Rossi
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Mercoledì 13 Settembre 2023, 00:52 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 11:55

Orari ancora ridotti, mancanza di educatori dedicati ai piccoli diversamente abili, nessuna sostituzione per il personale assente, almeno fino alla prossima settimana.

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«Ma uno su tre rischia di continuare così fino a fine settembre», sostengono i sindacati di categoria. È un avvio lento quello degli asili nido e delle scuole dell’infanzia della Capitale, che ospitano i bambini di età compresa tra zero e sei anni. A sottolineare i disagi sono diverse famiglie romane, a cui si aggiungono le educatrici precarie, che stanno organizzando in questi giorni proteste in Campidoglio: a partire dal coordinamento “Precarietà e unità”, che ha manifestato venerdì scorso. Per quanto riguarda i nidi, in particolare, il coordinamento punta il dito contro la «mancanza di copertura delle assenze fino al 18 settembre» che «sta mettendo in difficoltà il personale in servizio», e «gli incarichi annuali sicuramente ridotti di almeno il 30 per cento». Inoltre, sottolineano le educatrici, «le unità sui diversamente abili non saranno attive fino al 18 settembre».


LA SITUAZIONE
La circolare inviata dal dipartimento capitolino Scuola, Lavoro e Formazione professionale il 1° settembre, fissa l’organico per i “nidi standard” (69 posti) in 12 educatori per le strutture che restano aperte fino alle 16,30, a cui va aggiunto un “part time” per quelle che fanno servizio fino alle 17 e due per quelle che ospitano i bimbi fino alle 18.

I supplenti vengono inviati, si legge nel documento, «qualora il rapporto frontale 1/7 (un educatore ogni sette bambini, ndr) non sia rispettato». E la sostituzione, «in caso di assenza del personale, è immediata». Per tamponare le falle, intanto, la circolare chiede agli educatori «la disponibilità ad anticipare o posticipare l’orario di lavoro per fronteggiare eventuali criticità organizzative». Ma i rappresentanti delle educatrici sostengono che, a causa delle carenze di organici, un asilo nido comunale su tre potrebbe essere costretto «a fare orario ridotto anche dopo la metà di settembre»: quando, abitualmente, il periodo di “inserimento” dei bimbi è concluso e inizia il servizio a pieno regime. I disagi per le famiglie con figli fino a tre anni, in questo caso, sarebbero notevoli.


LA STRATEGIA
Dal Campidoglio assicurano che la situazione è sotto controllo: i nidi e le scuole d’infanzia nelle prime settimane di apertura sono impegnate nel cosiddetto ambientamento - spiegano da Palazzo Senatorio - e per questo motivo osservano, di norma, un orario ridotto, cioè a turno unico. La situazione, dunque, «non è affatto diversa rispetto a quella degli anni passati». Comunque, secondo i responsabili del settore, il tempo pieno partirà per tutti i nidi entro lunedì prossimo e per le scuole d’infanzia entro il 25 settembre, «anche questo come ogni anno». Per chiudere il quadro, sottolineano dall’amministrazione comunale, «oltre alle 600 stabilizzazioni già quasi tutte perfezionate sono in corso le convocazioni per ulteriori incarichi annuali». La prossima settimana si vedrà se tutto ciò avrà evitato ulteriori disagi alle famiglie.
 

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