Orari ancora ridotti, mancanza di educatori dedicati ai piccoli diversamente abili, nessuna sostituzione per il personale assente, almeno fino alla prossima settimana.
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«Ma uno su tre rischia di continuare così fino a fine settembre», sostengono i sindacati di categoria. È un avvio lento quello degli asili nido e delle scuole dell’infanzia della Capitale, che ospitano i bambini di età compresa tra zero e sei anni. A sottolineare i disagi sono diverse famiglie romane, a cui si aggiungono le educatrici precarie, che stanno organizzando in questi giorni proteste in Campidoglio: a partire dal coordinamento “Precarietà e unità”, che ha manifestato venerdì scorso. Per quanto riguarda i nidi, in particolare, il coordinamento punta il dito contro la «mancanza di copertura delle assenze fino al 18 settembre» che «sta mettendo in difficoltà il personale in servizio», e «gli incarichi annuali sicuramente ridotti di almeno il 30 per cento». Inoltre, sottolineano le educatrici, «le unità sui diversamente abili non saranno attive fino al 18 settembre».
LA SITUAZIONE
La circolare inviata dal dipartimento capitolino Scuola, Lavoro e Formazione professionale il 1° settembre, fissa l’organico per i “nidi standard” (69 posti) in 12 educatori per le strutture che restano aperte fino alle 16,30, a cui va aggiunto un “part time” per quelle che fanno servizio fino alle 17 e due per quelle che ospitano i bimbi fino alle 18.
LA STRATEGIA
Dal Campidoglio assicurano che la situazione è sotto controllo: i nidi e le scuole d’infanzia nelle prime settimane di apertura sono impegnate nel cosiddetto ambientamento - spiegano da Palazzo Senatorio - e per questo motivo osservano, di norma, un orario ridotto, cioè a turno unico. La situazione, dunque, «non è affatto diversa rispetto a quella degli anni passati». Comunque, secondo i responsabili del settore, il tempo pieno partirà per tutti i nidi entro lunedì prossimo e per le scuole d’infanzia entro il 25 settembre, «anche questo come ogni anno». Per chiudere il quadro, sottolineano dall’amministrazione comunale, «oltre alle 600 stabilizzazioni già quasi tutte perfezionate sono in corso le convocazioni per ulteriori incarichi annuali». La prossima settimana si vedrà se tutto ciò avrà evitato ulteriori disagi alle famiglie.