Notte europea dei Musei: le adesioni delle strutture culturali della Tuscia Viterbese

Sutri: Palazzo Doebbing
di Carlo Maria Ponzi
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Sabato 14 Maggio 2022, 09:34

Sabato 14 maggio, torna la “Notte Europea dei Musei”. L’iniziativa, che si svolge in contemporanea in tutta Europa, prevede l’apertura serale straordinaria e l’ingresso dei principali musei, complessi monumentali, parchi e siti archeologici statali al costo simbolico di un euro.

Nella Tuscia aderiscono all’iniziativa il Sistema museale (Sma) e il Polo bibliotecario umanistico–sociale dell’Università della Tuscia. Alle ore 18 visita guidata straordinaria allo spazio espositivo e alla biblioteca. «Sarà un’occasione – anticipano al rettorato - per passeggiare, al di fuori dei normali orari di apertura, tra i chiostri medievale e rinascimentale del complesso monumentale di S. Maria in Gradi; ascoltare la storia dell’originario convento domenicano; conoscere le collezioni del patrimonio universitario e visitare gli splendidi locali, da poco restaurati, del Polo Bibliotecario di ateneo». Info e prenotazione obbligatoria ai seguenti recapiti: 0761.357690

Anche il museo di Palazzo Doebbing a Sutri aderisce alla “Notte…” con un’apertura straordinaria a partire dalle ore 20,30 e fino alle ore 23:00, con l’ultimo ingresso alle 22,15.

«Per tale occasione – spiega Giorgia Di Fusco, responsabile dell’ufficio comunicazione della società Archeoares - verrà data la possibilità di prenotare una visita guidata gratuita alla sezione permanente della struttura dove custoditi l’arte antica, i manufatti di epoca romana, l’arte sacra e, infine, tavole provenienti da diversi edifici della Diocesi di Civita Castellana.

La visita guidata si svolgerà su due turni, ciascuno di massimo 20 visitatori, con partenze alle ore 21 e alle ore 22».

Per prenotazioni alla visita guidata serale scrivere una email a sutri.archeoares@gmail.com o contattare il numero 3512440 558.

Ma acquistando il ticket di ingresso è possibile ammirare anche le opere d’arte allestite per la mostra “Eccentrici e solitari”. Ideata da Vittorio Sgarbi, protagonista dell’esposizione è la preziosa scultura etrusca di San Gimignano, una meravigliosa statuetta votiva rinvenuta nel 2010 durante alcuni lavori di ristrutturazione di un edificio privato nei pressi del torrente Fosci, tra le colline che da San Gimignano scendono verso la Valdelsa.

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