Rassegna musicali: chiude il festival barocco "Stradella", arrivano "I bemolli sono blu"

L'ensemble Micrologus
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 23 Settembre 2022, 05:05

Nella Tuscia, festival che va, festival che viene. E’ il caso di due rassegne musicali che si avvicendano sui palchi del capoluogo e di altri centri: da un lato, il barocco “Alessandro Stradella” saluta il pubblico che dà il benvenuto ai “Bemolli sono blu”.

Andrea De Carlo, direttore artistico del Barocco, ha incolonnato nel fine settimana tre concerti. Oggi, alle ore 21.00, nella chiesa di Santa Maria Nuova, si esibirà l’Ensemble Micrologus in “Alla festa leggiadra“, concerto di ballate, madrigali e danze dell’epoca del Decameron di Boccaccio. A rievocare la suggestiva musica del Trecento la formazione composta da Patrizia Bovi (canto, arpa, tromba medioevale), Goffredo Degli Esposti (flauto diritto, flauto doppio, cornamusa), Gabriele Russo (viola, ribeca, tromba medioevale) ed Enea Sorini (canto, tamburelli, naccheroni).

Nella sera successiva, chiesa di S. Sebastiano a Ronciglione, ore 21, è la volta di “(Ri)cercando il canto“, concerto di ricercari e canzoni intavolate di Andrea Antico, Marco Antonio Cavazzoni, Antonio Valente, Claudio Merulo, Girolamo Frescobaldi; al clavicembalo la concertista cilena Catalina Vicens, direttrice del Museo di San Colombano di Bologna.

Domenica 25, in doppio appuntamento (18.30 e 21.00), a Santa Maria Nuova, “L’incontro impossibile: Francesco Soriano ed Ercole Bernabei 1621/1622“, in cui l’ensemble Il Setaccio Musicale – diretto da Gino Nappo e Stefano Silvi – accompagnerà il pubblico nella conoscenza di importanti musicisti della Tuscia

Domani, alle ore 18, all’auditorium di S. Maria in Gradi, si inaugura “I Bemolli sono blu” con il concerto del gruppo degli archi “I solisti aquilani” composto da Daniele Orlando e Federico Cardilli, violini; Gianluca Saggini, viola; Giulio Ferretti, violoncello, accompagnati al pianoforte dal direttore artistico della rassegna Sandro De Palma; saranno eseguiti brani di musiche di César Franck (di cui quest’anno ricorrono i 200 anni dalla nascita) e Antonin Dvorak.

Il programma comprende di Franck, tra Preludio, fuga e variazione per pianoforte: Andantino cantabile, Lento,  Allegretto ma non troppo, Andante; Quintetto in fa minore per pianoforte e archi. Di Dvorák, Serenata per archi in mi maggiore op. 22: Moderato; Menuetto: Allegro con moto, Trio: Scherzo: Vivace, Larghetto, Finale: Allegro vivace.

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