Eccolo. Atteso, sospirato lungo la via crucis delle prime nove giornate, è arrivato il ‘click’, si è acceso l’interruttore del Perugia. E’ accaduto in casa dell’avversario più difficile, a conferma del fatto che i valori ci sono: a Reggio Calabria contro gli amaranto di Pippo Inzaghi che in casa avevano ottenuto solo vittorie e senza mai subire gol. Il Perugia al Granillo di gol ne ha segnati addirittura tre di cui due in dieci contro undici, dimostrando di essere sulla strada per diventare finalmente squadra, come rilevato da Castori che meglio non poteva ripartire dopo la parentesi-Baldini. Quando le cose sono difficili hanno più valore. La Reggina è partita a spron battuto per fare un sol boccone del fanalino di coda. Ma il Perugia, questa è la notizia, ha opposto resistenza, e che resistenza: concentrata, decisa, arcigna e cattiva. Già al 18’ Gori ha fermato in due tempi una conclusione di Menez prima del vantaggio sulla ripartenza: lungo di Sgarbi, Strizzolo è saltato senza toccare il pallone (il Var dimostrerà), Melchiorri si è trovato a tu per tu con Colombi in uscita e lo ha fatto secco col destro. Il Var ha concesso. Meraviglia. Qui è iniziata la battaglia di Gori, muro invalicabile per gli amaranto, che ha parato a terra sul sinistro di Ricci (26’), in tuffo sul bolide di Mayer (27’) e allo scadere (45’) è stato enorme nel deviare sulla traversa la punizione di Hernani. In mezzo due conclusioni anche del Perugia con Bartolomei (destro parato da Colombi al 34’) e Strizzolo (bomba deviata in volo al 42’) a conferma che i grifoni non sono rimasti a guardare. Nella ripresa il coefficiente di difficoltà, già elevatissimo, è salito ancora quando Santoro è stato espulso (secondo giallo) per una scivolata su Pierozzi, pochi istanti prima il solito Gori aveva sfoderato una incredibile doppia parata sulle conclusioni ravvicinate di Pierozzi e Rivas. Castori ha inserito Luperini per Strizzolo e la mossa ha pagato: il ‘Lupo’ ha indirizzato palla di testa su Melchiorri (15’) che è stato atterrato da Cionek nell’area di casa. Meraviglia ha graziato il difensore che meritava il rosso (perché?) ma concesso il rigore del 2-0 che il Cigno - tre gol in due gare - ha realizzato con potenza ed eleganza.
REGGINA (4-3-3): Colombi 5; Pierozzi 6, Cionek 5, Gagliolo 5,5, Di Chiara 5,5 (25’ st Crisetig 6); Fabbian 6, Mayer 6,5, Hernani 5,5 (12’ st Cicerelli 6,5); Ricci 6,5 (12’ st Gori G. 6,5), Menez 5,5, Rivas 5,5 (31’ st Canotto 6). A disp. Ravaglia, Aglietti, Loiacono, Camporese, Liotti, Giraudo, Bouah, Obi. All. F. Inzaghi 5
PERUGIA (3-5-2): Gori S. 8; Sgarbi 6,5, Curado 6, Dell’Orco 6; Casasola 6, Iannoni 7 (42’ st Kouan sv), Bartolomei 6,5, Santoro 5,5, Paz 6,5; Melchiorri 8 (25’ st Di Serio 7), Strizzolo 6,5 (22’ st Luperini 6,5). A disp. Moro, Vulikic, Righetti, Lisi, Vulic, Olivieri, Di Carmine. All. Castori 8
Arbitro: Meraviglia di Pistoia 5
Reti: 18’ e 17’ st rig. Melchiorri (P), 28’ st Di Serio (P), 35’ st Gori G. (R), 43’ st Fabbian (R)
Note – Spettatori 8974 di cui 4130 abbonati, 52 perugini nel settore ospiti; ammoniti Mayer (R), Paz, Santoro, Casasola (P), espulso Santoro (P) al 10’ st per doppia ammonizione; calci d'angolo 7-5 per la Reggina; rec. 3’ e 5'.