Gubbio, inaugurata la nuova ciclovia sulla vecchia tratta ferroviaria tra Fossato di Vico e Umbertide

Un progetto da tre milioni di euro ha trovato la sua realizzazione con il primo stralcio che rende fruibili i primi due tratti

L'inaugurazione della ciclovia a Camporeggiano
di Massimo Boccucci
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Venerdì 19 Aprile 2024, 09:30

GUBBIO - La nuova ciclovia sul tracciato della vecchia ferrovia è un inno alla natura, anche se il pomeriggio di ieri (giovedì 18 aprile) non era l’ideale tra pioggia, vento e le temperature bruscamente precipitate nell’arco della giornata. Poco importa, l’inaugurazione ha reso comunque ben visibile il nastro tricolore per aprire dopo tanta attesa i primi due tratti fruibili del primo tratto sull’antica linea ferroviaria Fossato di Vico-Umbertide passante per Gubbio, che è stata distrutta durante la seconda guerra mondiale lasciando il territorio comunale eugubino senza servizio ferroviario. I tratti ultimati e percorribili della ciclovia vanno dalla stazione di Montecorona al bivio di Civitella Ranieri e dal distributore di Camporeggiano al laghetto di Zangolo.

A tagliare il nastro è stata Cristina Colaiacovo, presidente della Fondazione Perugia, che ha finanziato il progetto di recupero e riqualificazione turistica del percorso della vecchia ferrovia con un milione di euro, aggiunto gli altri due milioni concessi dalla Regione Umbria, insieme alle istituzioni. Prima di andare sul posto, ci sono gli interventi istituzionali nella sala Consiliare di palazzo Pretorio che sono serviti per ricordare tutto l’iter per la realizzazione dell’opera. Poi, i soggetti interessati e gli appassionati al seguito si sono recati a metà strada tra Camporeggiano e Zangolo per il taglio del nastro sul ponte storico del torrente Assino.

Il sindaco Stirati ha elogiato l’operazione che ha visto la sinergia tra pubblico e privato: «Questa ciclovia ha tratti di grande fascino e una grossa attrattività ambientale. Può considerarsi a ragione un’opera di eccezionale attrazione turistica, realizzata grazie al contributo della Fondazione Perugia, con un intervento completo e accurato ha interessato anche ponti, gallerie e terreni privati. Si può definire un momento storico per la nostra città».

L’assessore ai Lavori pubblici, Valerio Piergentili, ha voluto sottolineare come «la ciclo pedonale è una felicissima intuizione dell’associazione Valle dell’Assino. Consiste nella riscoperta di una parte del nostro territorio comunale, quella di Camporeggiano. Abbiamo recuperato 15 chilometri dei 32 totali del percorso della vecchia ferrovia Umbertide-Gubbio, realizzando otto ponti e due gallerie.

Grazie al direttore dei lavori, ingegnere Federico Ragni, e alle aziende. L'obiettivo è creare il percorso delle ciclovie in Umbria».

Anche il sindaco di Fossato di Vico, Monia Ferracchiato, ha espresso soddisfazione: «L'opera che facilita la vita dei cittadini. In tanti mi hanno manifestato il sostegno e l’apprezzamento».

Cristina Colaiacovo ha sostenuto con forza il progetto: «Sono stata vicina fin da subito. L’opera risponde pienamente agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile. Non ci fermiamo qui perché il percorso è ancora lungo».

Melasecche l’ha definita «un’opera con una valenza assoluta dal punto di vista paesaggistico e di archeologia ferroviaria. Unisce Umbertide, Gubbio, Fossato di Vico realizzando il progetto di sinergia tra Ciclovia del Sole, Ferrovia centrale umbra e l’antica via Flaminia. La struttura è bellissima e assomiglia molto alla Spoleto-Norcia. L’obiettivo è quello di mettere in relazione quest’opera con il Giubileo 2025 e i festeggiamenti per gli 800 anni dalla nascita di San Francesco nel 2026».

L'assessore regionale all’Ambiente, Roberto Morroni, ha evidenziato come «l’Umbria oggi è una regione sostenibile, con rispetto dell’ambiente e qualità paesaggistica».

Il presidente dell’associazione Valle dell’Assino, Mauro Biccari, ha ricordato il 9 giugno 2006 quando in compagnia di Gabriele Capannelli «siamo andati a una conferenza presso l’università Cattolica di Milano per presentare la prima bozza, realizzata con il compianto Giuliano Traversini, per il recupero di parte del vecchio asse ferroviario della ferrovia dell’Appennino Centrale».

Al primo febbraio 2012 risale la costituzione dell’associazione e nel 2018 la promozione del progetto in Regione e Provincia insieme a Fausto Pelicci, Gianluca e Maurizio Allegrucci. Poi nel 2019 è stato deliberato il contributo di tre milioni. All’inaugurazione a Camporeggiano c’erano anche i ragazzi di Ikuvium Bike Adventure, accompagnati dal maestro Giorgio Tomassoli.

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