Foligno, dal passato spunta un pezzo di storia. Una antica medaglia potrebbe diventare l’emblema della stupenda Ciclovia “La Francescana”

Foligno, dal passato spunta un pezzo di storia. Una antica medaglia potrebbe diventare l’emblema della stupenda Ciclovia “La Francescana”
di Giovanni Camirri
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Lunedì 1 Novembre 2021, 10:00

FOLIGNO - Un ritrovamento avvenuto a Milano, ma che riguarda Foligno e l’importanza del ciclismo per la città, potrebbe trasformarsi in un ulteriore pezzo di storia. Tutto ruota intorno ad una piccola medaglia d’argento ritrovata a Milano, come ricorda Luca Radi Presidente della Ciclostorica “La Francescana”, grazie a Paolo Furno di Nuova Unione Velocipedistica Italiana. “Abbiamo ritrovato – racconta Luca Radi - una piccola medaglia in argento del 1892 che ci racconta tanto dell'importanza del Ciclismo, sin dagli albori, nella nostra città e quindi del ruolo che ebbe il Velodromo dei Canapè, che ancora oggi (sebbene ridotto a parco cittadino), rimane l'anello ex Velodromo, ancora esistente, più antico in Italia”. Quella medaglia, o meglio una sua riproduzione potrebbe diventare l’emblema commemorativo in occasione dell’inaugurazione del percorso permanente de “La Francescana”. Passa infatti per la bicicletta, e in particolare per quella storica, la ripartenza di un territorio, quello che va da Assisi a Spoleto passando per Foligno che ne è il fulcro per un totale di 12 territori Comunali che vanno dalla fascia olivata fino alle colline del Sagrantino. Una ripartenza che porta la firma del “Percorso permanente” della “Ciclostorica La Francescana” che diventa la “Ciclovia Francescana”. Il successo del progetto ha preso le mosse già lo scorso anno quando la manifestazione s’è trasformata nell’inaugurazione dello splendido percorso permanente di 166 chilometri, che ha messo in rete dodici comuni della Valle Umbra da Assisi a Spoleto.

Un risultato importantissimo con La Francescana è riuscita e continua meritoriamente ad elevare la caratura della manifestazione ed aumentare l'afflusso turistico sul territorio in forma diffusa. “Fu nel 1889 – prosegue Radi - che per la prima volta si parlò di ciclismo ai Canapè, allorché il “Veloce Club” che era stato fondato nello stesso anno chiese al Comune di poter organizzare al Parco dei Canapè gare di velocità e resistenza, assumendo a proprio carico le spese di sistemazione del tracciato e della realizzazione dei box per ospitare corridori e meccanici. Furono subito molto importanti le manifestazioni ciclistiche organizzate dal Veloce Club e richiamarono concorrenti dall’Umbria e da molte altre Regioni e persino dall’estero. Il Prof. Remo Coppini, nella sua “Historia Breve” del Veloce Club Perugino, parla di un gran premio di velocità disputato ai Canapè nel 1892 e vinto dall’idolo degli sportivi del capoluogo umbro, Giuseppe Evangelisti. Negli anni che seguirono, l’appuntamento settembrino al Velodromo dei Canapè richiamò sempre più campioni, anche d’oltralpe. Si ricorda che oltre a Ganna e Galetti, vincitori dei primi Giri d’Italia, prese parte ad una riunione anche il dominatore del Tour de France del 1907 e del 1908, il grande transalpino Petit Breton. Il 16 agosto 1925 il “campionissimo”, Costante Girardengo, vinse – conclude - una gara al Velodromo dei Canapè”.

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