Napoli-Milan, divieto di striscioni: perché gli ultras protestano? La strana guerra contro De Laurentiis

La rissa e la tensione. Il presidente: "Voglio uno stadio per le famiglie"

Napoli-Milan, divieto di striscioni: perché gli ultras protestano? La strana guerra contro De Laurentiis
di Pasquale Tina
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Lunedì 3 Aprile 2023, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 12:44

NAPOLI - Un vero e proprio paradosso. E’ andato in scena domenica sera allo stadio Maradona. La pesante sconfitta del Napoli contro il Milan (4-0 per i rossoneri) è stata accompagnata da una cornice surreale andata in scena a Fuorigrotta. La protesta degli ultras è cominciata nel pomeriggio e la manifestazione di Piazzale Tecchio è stata molto diversa rispetto a quanto accaduto poi nel corso del match con i rossoneri. Ma andiamo per ordine. Alle 16.30 i gruppi organizzati si sono dati appuntamento all’esterno dello stadio. Il motivo della protesta è il regolamento d’uso dello stadio che ha vietato l’ingresso di striscioni, bandiere e tamburi per sostenere la squadra: era già accaduto contro la Lazio. Per un’ora e mezza c’è stata una manifestazione pacifica con cori e striscioni, cui hanno partecipato molti bambini con le famiglie. Gli stessi che poi all’interno dello stadio si sono spaventati (e alcuni andati via durante la partita) quando si è consumata una faida all’interno delle due curve (la B) per la contestazione contro il presidente De Laurentiis che ha spaccato il fronte dei gruppi organizzati. E’ scoppiata una vera e propria rissa nel momento in cui è stato liberato il settore centrale per ufficializzare la protesta. Il presidente De Laurentiis è stato molto chiaro un mese fa in un convegno organizzato a Santa Maria Capua Vetere: «Sono molto rigido e vengo contestato. Sono per la legalità totale all’interno dello stadio. Voglio uno stadio per famiglie. Non esiste che un bambino accompagnato da un genitore non possa accomodarsi al suo posto.  Noi dobbiamo diventare lo specchio del rispetto delle leggi». Parole che hanno acuito lo scontro anche per il caro biglietti in vista del ritorno dei quarti di Champions League con il Milan, ma soprattutto per la decisione della società di vendere i tagliandi soltanto ai possessori della Fidelity Card.

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IL REGOLAMENTO D’USO

Il regolamento d’uso dello stadio Maradona prevede che l’ingresso di striscioni e tamburi preveda l’espressa autorizzazione del Gos (Gruppo Operativo di Sicurezza).

Gli striscioni non dovranno superare 1,10 metri di altezza e 5 metri di lunghezza. Per fare tutto questo bisogna essere autorizzati inviando richiesta a sicurezza@sscn.it compilando un modulo: in realtà pare che ci sia una sorta di 'punizione' nei confronti di alcuni gruppi per gli incidenti avvenuti durante Napoli-Eintracht. L’autorizzazione è necessaria anche a San Siro, giusto per citare un esempio, oppure allo stadio Olimpico. Resta da capire, però, se sia stata seguita pure dai sostenitori rossoneri che ieri al Maradona avevano tamburi e megafoni per chiamare gli slogan. Una situazione del genere è accaduta pure contro la Lazio, quando dal settore riservato ai biancocelesti vennero lanciati diversi petardi (che ferirono un bambino) tanto che poi ci furono tre arresti.

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