Sarri: «Voglio vincere la Coppa, ma ho già conquistato 8 promozioni»

Maurizio Sarri allenatore della Juve
di Alberto Mauro
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Martedì 16 Giugno 2020, 14:16 - Ultimo aggiornamento: 16:31

Chi si aspettava un velo d’emozione o parole al miele nei confronti del Napoli, alla vigilia della finale di Coppa Italia, probabilmente non conosce bene Maurizio Sarri. “Mi girano leggermente i coglioni quando mi dicono che non ho vinto nulla in Italia. Perché ho ottenuto 8 promozioni sul campo, in ogni categoria tranne che dalla C1 alla B, è stato un percorso difficile. Sono contento di quello che ho fatto, la voglia di alzare trofei c’è in tutti, e io voglio vincere per i tifosi, la società e i giocatori”. Per il Napoli solo parole di circostanza, per quella che è tutto tranne che una vigilia di circostanza. “I nostri avversari sono solidi quando si chiudono e pericolosi in ripartenza. Hanno battuto Inter, Juve pareggiando col Barcellona.  Se è la finale che avrei voluto? Sì, perché siamo in finale, ora siamo concentrati su di noi in modo totale. Abbiamo giocato 7 mesi poi siamo stati 3 mesi fermi, e ora possiamo giocare queste partite, è il momento di tirare fuori tutto quello che abbiamo. Siamo in corsa per tutto, ora tiriamo fuori qualcosa in più. Gattuso? Mi piace molto, è un ragazzo schietto, parla bello diretto, aveva fatto molto bene anche al Milan. Mertens? Un grande giocatore, sapevo che sarebbe arrivato a questi livelli, lui e Hamsik sono entrati nella storia del Napoli. Ha avuto la capacità di trasformarsi in un giocatore diverso ed è esploso definitivamente”.
Liquidato il suo passato Sarri può concentrarsi sul presente bianconero. “In 5 giorni la condizione fisica non può cambiare in modo particolare, è momento complicato, con partite tutte difficilissime dopo questa lunga e atipica inattività. Al di là di qualche partita sbagliata, il nostro è un percorso buono. Al momento come media punti al primo anno, ho i risultati migliori degli ultimi 50 anni. C’è poca possibilità di cambiare qualcosa a livello tattico in profondità. Mentalmente è stato un periodo strano, difficile, inaspettato. Non si esce come prima. Ho trovato i ragazzi migliori, più aperti e disponibili, anche io sono più paziente e meno intransigente, credo sia dovuto al percorso degli ultimi mesi”. Ronaldo è pronto a tornare protagonista. “Ha fatto bene nei primi 30 minuti contro il Milan, disponibile e generoso. Un talento cristallino non è inficiato se gioca 3 metri dentro o fuori dall’area. Non è che con Ronaldo in mezzo diamo più punti di riferimento agli avversari, là davanti hanno ampia libertà. Non avendo un centravanti tipico puntiamo su giocatori con caratteristiche diverse, stiamo provando entrambe le soluzioni, Dybala e Ronaldo. Higuain non credo sia a disposizione, vediamo Ramsey. Brutta partita a Napoli a fine gennaio, ci siamo allargati e abbiamo perso compattezza. No eravamo messi bene sotto la linea della palla e abbiamo commesso piccoli errori poi decisivi”.

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