Cristante: «I Friedkin stanno costruendo un grande club. Contro il Feyenoord faremo meglio dell'andata»

Il centrocampista tra passato, presente e futuro

Cristante: «I Friedkin stanno costruendo un grande club. Contro il Feyenoord faremo meglio dell'andata»
di Gianluca Lengua
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Mercoledì 19 Aprile 2023, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 09:18

Bryan Cristante si presenta in conferenza stampa con un l’occhio nero e una ferita sotto il sopracciglio sinistro rimediata contro l’Udinese. Il centrocampista farà di tutto per essere in campo domani: «Sappiamo che abbiamo fatto un’ottima partita anche se il risultato è stato negativo, cercheremo di fare ancora meglio. I Friedkin? Stanno creando un grande club». Ecco le sue parole.

Si riparte dalla prestazione della partita d’andata?

«Sì ripartiremo da quella. Sappiamo che abbiamo fatto un’ottima partita anche se il risultato è stato negativo, cercheremo di fare ancora meglio». 

A fine stagione è il calciatore che gioca sempre più di tutti, cosa la rende così insostituibile?

«Vado forte, do il meglio che posso dare sempre. Se piaccio agli allenatori mi fanno giocare e faccio quello che devo fare per la squadra». 

Le fa male il taglio sopra l’occhio?

«Sto abbastanza bene». 

Cosa spinge i grandi calciatori a venire a Roma?

«Innanzitutto il fatto che ci sia una grande società dietro. Prima era un periodo di transizione, io sono arrivato con Pallotta e si sapeva che c’era una vendita. I Friedkin stanno creando un grande club, hanno preso uno degli allenatori più grandi d’Europa e l’insieme delle cose porta alla crescita societaria».

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Cosa è cambiato a livello di gruppo?

«Un po’ di ragazzi qui a Roma ci sono da un po’ di anni consecutivi.

Più giocatori giocano stagioni insieme più il gruppo si unisce. Noi che siamo qui da più anni siamo stati bravi a far crescere il gruppo». 

Questa è una squadra che si concentra più sulla partita singola che sul percorso lungo?

«Non credo. È una questione di numeri, siamo arrivati speso a fine stagione con gli infortuni, con rose non complete. In qualche partita si dà qualcosa in più, al tre qualcosa in meno. Siamo senza troppi infortunati e riusciamo ad essere competitivi». 

La coppia con Matic è ormai consolidata, cosa è cambiato? In cosa siete migliorati?

«Più partite giochi insieme, più trovi intesa. C’è più complicità col compagno, il numero di partite giocate ha aiutato tutta la squadra con più semplicità».

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