Roma, i residenti di Monti Tiburtini fotografano il degrado: «Ecco il bivacco dei senza tetto accanto all'asilo»

Da 10 giorni alcuni senza fissa dimorano, dormono, bivaccano e espletano i loro bisogno in una strada semi abbandonata dove i negozi sono chiusi da tempo.

Roma, i residenti di Monti Tiburtini fotografano il degrado: «Ecco il bivacco dei senza tetto accanto all'asilo»
di Raffaele Marra
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Sabato 5 Novembre 2022, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 12:28

«In zona non se ne può più» sono le parole di Giorgia mamma 29enne di Paoletto di soli 3 anni: «L’altro giorno portando mio figlio al nido mi ritrovo davanti un uomo sporco di origine europea che urinava sul muro, e mio figlio mi dice mamma cosa sta facendo, cosa dovrei rispondergli?» Giorgia è delusa, arrabbiata perché prima il suo quartiere non era così, Via Gian Bistolfi, esattamente nelle vicinanze della Metro B stazione nel quartiere dei Monti Tiburtini era pulita e non succedevano questi episodi. Un asilo nido a poche centinaia di metri, negozi bar, pizzerie, ma da circa 10 giorni alcuni senza fissa dimorano, dormono, bivaccano e espletano i loro bisogno lì, complica una strada forse semi abbandonata dove i negozi sono chiusi da tempo.

 

La denuncia dei residenti

Sono le prime intemperanze dei cittadini che non capiscono come sia possibile che questa venga concepita come accoglienza. «Loro dormono fino a tardi, la foto è delle ore 10 di questa mattina - dice Giorgia che li ha anche fotografati -poi restano lì, vanno in giro e la sera tardi ritornano a dormire, lasciando bottiglie, residui dei pasti, spazzatura insomma che attirano animali nei giorni scorsi ho anche segnalato la cosa alle Autorità competenti, qui c’è l’Asolo nido vicino ci passano tanti ragazzi che vanno a scuola».

A farsi da portavoce in Consiglio municipale è Luca Scerbo e Costanza Onofri consiglieri di Fdi del IV: «Fuori le fermate delle metro B del quarto municipio, Rebibbia in testa si vedono spesso queste scene fuori controllo, a Pietralata per esempio c’è un parchetto, il Monsignor Leone Capitanata (storico parroco della borgata romana negli anni del dopoguerra, ndr) dove c’è la presenza quotidiana di senzatetto o sbandati che danno la sensazione ai residenti di um posto poco sicuro e soprattutto poco pulito e in stato di degrado».

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