Roma, caos indifferenziata: tre romani su quattro sbagliano la raccolta

In ben il 77 per cento dei casi il materiale lasciato negli spazi riservati all'indifferenziato doveva andare in altri contenitori, e quindi essere avviato al riciclo

Roma, caos indifferenziata: tre romani su quattro sbagliano la raccolta
di Fabio Rossi
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Venerdì 4 Novembre 2022, 06:54 - Ultimo aggiornamento: 10:25

Più di tre cassonetti su quattro per i rifiuti indifferenziati presentano all'interno grandi quantità di materiali riciclabili (che quindi dovrebbero essere depositati nei contenitori appositi). La differenziata a Roma non decolla per le difficoltà incontrate dal servizio di raccolta e per la mancanza di impianti di smaltimento adeguati al gravoso compito di trattare tutta l'immondizia prodotta nella Capitale. Ma anche per il comportamento scorretto di troppi romani, poco accurati o se non proprio indifferenti ai temi ambientali, con evidenti carenze di senso di responsabilità e coinvolgimento personale. I dati sugli errori nel conferimento dei rifiuti nei cassonetti, volontari o meno, sono impietosi: in ben il 77 per cento dei casi il materiale lasciato negli spazi riservati all'indifferenziato doveva andare in altri contenitori, e quindi essere avviato al riciclo. Un dato in netta crescita rispetto anche al recente passato: nel 2019 i cassonetti dell'indifferenziato con materiali recuperabili rappresentavano il 56 per cento del totale.

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I PROBLEMI
Ma la pandemia e le ripetute emergenze rifiuti di questi ultimi anni hanno avuto evidentemente un impatto negativo sulle abitudini dei romani: già nel 2021 la porzione di rifiuti indifferenziati smaltiti in modo scorretto era salita al 74 per cento, per poi arrivare al 77 stimato per quest'anno.

Gli errori, peraltro, riguardano anche i contenitori per i materiali differenziati: la metà dei cassonetti della carta e dell'organico contengono materiali diversi, spesso gli stessi sacchetti di plastica biodegradabili utilizzati per raccogliere l'immondizia in casa. Nelle campane destinate alla raccolta di bottiglie e contenitori in vetro, poi, le «frazioni estranee», ossia i materiali non destinati a quel tipo di contenitori, hanno raggiunto il 50 per cento lo scorso anno. Anche per l'organico il numero di cassonetti con rifiuti sbagliati si avvicina alla metà (48 per cento) e persino la frazione solitamente più pulita (il multimateriale) nel 2022 presenta in media rifiuti estranei in oltre un caso su tre.

 


IL TREND
«La tendenza rivela un peggioramento della situazione per tutte le frazioni, con un andamento particolarmente accentuato per l'indifferenziato e l'organico», si legge nell'ultimo report dell'Agenzia per il controllo dei servizi pubblici. Ma mentre per quanto riguarda l'indifferenziato la conseguenza è che si perde materiale riciclabile da inviare a smaltimento, gli errori di conferimento nei cassonetti per i materiali differenziati questo determinano «un peggioramento della qualità, del valore e della possibilità di riciclo delle frazioni, che potrebbe essere evitato con un po' di attenzione», spiegano dall'Acos.

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