Una piscina olimpionica estiva che venne costruita per le Olimpiadi di Roma nel 1960 e che oggi è un luogo unico nella città. Il problema, però, è che è occupata da un inquilino moroso. Eur Spa vorrebbe rivalutare la Piscina delle Rose di viale America e rimetterla a disposizione della comunità, a tal punto da aver pubblicato un bando per assegnarla in locazione. Un'opportunità per riassegnarla, dopo otto anni di occupazione.
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Ebbene, ieri l'ufficiale giudiziario ha dato corso allo sfratto, ma lui stesso ha notato che l'esecuzione è stata materialmente impossibile. Il bene, infatti, “non sarebbe risultato identificabile senza incertezze”, dichiarando (ha spiegato Eur Spa) “di non avere le competenze per risolvere la questione sulla base delle visure catastali”. Così, secondo quanto previsto dal codice di procedura civile, questo “incidente” dovrà essere risolto dal giudice per l'esecuzione. Nel frattempo, la società dell'Eur (una partecipata tra il Ministero dell'Economia e Roma Capitale), si è trovata costretta a sospendere l'avviso pubblicato per l'affitto a inizio mese.
L'immobile - tutelato ai sensi del codice dei Beni culturali - si estende per 8mila metri quadrati. La competizione avverrà con procedura aperta.
“I nostri legali - dice Angela Cossellu, ad di Eur Spa - presenteranno questo pomeriggio il ricorso al Giudice dell’Esecuzione, per ottenere celermente la nomina di un consulente tecnico d'ufficio che possa coadiuvare l’ufficiale giudiziario, in qualità di ausiliario, nella prosecuzione dell’ordine di rilascio”.
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