Sisma 2016, ritorno ad Amatrice della protezione civile del bresciano

Sisma 2016, ritorno ad Amatrice della protezione civile del bresciano
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Domenica 4 Settembre 2022, 11:02

RIETI - Questo della ricostruzione dei territori del centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016 è un tema che ci interroga tutti, lo fa oramai da sei anni, ma le risposte che stiamo mettendo in campo non sono purtroppo soddisfacenti.

Nelle scorse settimane è stato presentato l’ultimo rapporto della struttura commissariale: i numeri elaborati raccontano di una situazione in costante miglioramento, con tempi di approvazione e realizzazione degli interventi sempre più brevi. La semplificazione delle procedure e il reperimento di nuovi fondi per affrontare le crisi che si stanno nel frattempo presentando sembrano gli ingredienti fondamentali del successo raggiunto di questi ultimi tre anni e mezzo.

Se ne sono voluti rendere conto sabato 3 settembre, i volontari del bresciano che sei anni orsono furono tra i primi ad accorrere ad Amatrice, Accumoli, Arquata. Della delegazione,  proveniente dall'Aquila e Paganica dove hanno incontrato amministratori e cittadini nel ricordo anche dell' aiuto dato nel 2009 in occasione del precedente sisma, facevano parte: Il gruppo cinofili leonessa di Brescia, la Protezione Civile di Palazzolo sull' Oglio, il Gruppo Volontari della Protezione Civile di Travagliato presenti anche amministratori di Concesio e il dirigente della squadra di serie A2 di Pallavolo Millenium Brescia (che hanno fornito uno dei mezzi per questa trasferta), Paolo Biasin.

Artefice di questo bellissimo incontro, Silvana Dusi del Cinofili Brescia che ha raccolto tutti insieme come quando nel 2016 accorsero nelle terre tra Amatrice ed Arquata. Un presidio di sicurezza in occasione di eventi emergenziali quello del bresciano, molto apprezzato dai cittadini di Amatrice.

«Il lavoro  cominciò presto - ricorda Silvana Dusi dopo aver parlato al telefono con l'allora sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi - pochi minuti dopo le otto.

A meno di mezz’ora dalla devastante scossa di terremoto da 6.5 gradi della scala Richter in Centro Italia: la più forte mai scatenatasi dal 1980 in tutta la Penisola. Ad attivare i volontari bresciani è stata la chiamata del Dipartimento nazionale di Protezione civile. Tenetevi pronti - hanno detto - potrebbero servire uomini e cani».

La delegazione composta da 15 volontari arrivata con un furgone predisposto per questi eventi, un fuoristrada e un pulmino, e' arrivata ad Amatrice accolta proprio da colui che i bresciani volevano rivedere: Sergio Pirozzi, ora consigliere regionale e responsabile nazionale del Dipartimento Eventi Emergenziali e Protezione Civile della Lega. Un forte abbraccio a tutti, una enorme commozione ha percorso gli attimi prima che tutti insieme facessero da contorno ad un incontro all'interno del Parco Don Minozzi di Amatrice dove Pirozzi, forte della sua esperienza in temi del genere, ha dato una visione di come affrontare tali situazioni e come affrettare la ricostruzione «altrimenti - ha detto - queste terre soffriranno dello spopolamento e questo non possiamo permetterlo».

«A 1885 giorni da quella terribile scossa - ha ricordato Pirozzi ai volontari bresciani - la ricostruzione è ancora ferma e il centro italia e' diventato il più grande cantiere d'europa ma in grossa parte ancora ai blocchi di partenza».

Pirozzi ha poi spiegato alla delegazione la sua legge approvata in consiglio regionale Lazio, (dopo l'altra precedente, quella chiamata ''legge Pirozzi'' proprio riguardo la ricostruzione), ovvero l'introduzione di centri polifunzionali di prossimità «uno strumento che puo' far fare un salto di qualità al sistema della protezione civile regionale ma anche nazionale, mettendolo in grado di rispondere con maggior efficacia per avere una organizzazione capillare e permanente in tutte le zone rosse».

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