Rieti, Cicchetti: «Immobili pignorati: pagheremo il dovuto»

Il sindaco Antonio Cicchetti
di Antonio Bianco
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Martedì 14 Luglio 2020, 01:49
RIETI - Uno tsunami politico si è abbattuto sul Comune. All’origine la notizia diffusa dal Messaggero.it relativa al pignoramento, per circa 3 milioni di euro, dei gioielli di famiglia del Comune da parte della cooperativa Quadrifoglio. Sul tema arrivano i primi chiarimenti dell’esecutivo di Palazzo di città. «Questa giunta, dal suo insediamento a oggi, ha pagato circa 5 milioni di euro di debiti a essa estranei e si prepara a completare, fino a piena soddisfazione dei creditori del Comune, l’operazione di chiusura del passivo anche realizzando, come già accaduto, vantaggiose transazioni», dichiarano il sindaco, Antonio Cicchetti, l’assessore ai Servizi sociali, Giovanna Palomba, e quello al Bilancio, Claudio Valentini. E aggiungono: «Della mole debitoria ancora giacente fa parte la richiesta della cooperativa Quadrifoglio». Che, a quanto fa sapere la giunta comunale, avrebbe già perduto alcuni contenziosi nei confronti dell’ente. 
Sindaco e assessori chiamano poi in causa l’ex sindaco Petrangeli: «Il fondamento delle attività di contrasto nei confronti delle richieste della cooperativa prende origine dalle opposizioni proposte dalla giunta Petrangeli attraverso la nomina di avvocati di sua fiducia. Nel rispetto della continuità amministrativa, l’attuale esecutivo, seguendo i consigli dei legali, ha mantenuto in piedi le azioni intese a far risparmiare l’ente rispetto alle pretese della cooperativa». La giunta poi ricorda che i beni di pubblica utilità non sarebbero sottoposti a espropriazione forzata: «Quanto alle spericolate azioni di pignoramento di cui si discute in queste ore c’è da precisare che il numero dei beni sottoposti a tale disciplina eccede di gran lunga il valore delle richieste e che alcuni beni sono chiaramente impignorabili, come correttamente eccepito, nelle opportune sedi, dall’avvocato nominato dalla precedente amministrazione». E infine arriva la stoccata all’indirizzo dell’opposizione: «In ogni caso, il Comune sarà in grado di far fronte, all’esito dei giudizi pendenti, a quanto i magistrati riconosceranno come effettivamente dovuto. Di tutta la caciara in essere restano, pertanto, in piedi solo le velleità di un’opposizione incapace di proposte e pronta solo a disegnare scenari apocalittici, puntualmente smentiti dai fatti».

La controreplica
E a stretto giro di posta arriva la controreplica delle opposizioni. «Nell’ereditare situazioni debitorie - scrivono i gruppi di centrosinistra Rieti città futura, Pd, Psi e Possibile - alcune amministrazioni riescono a tamponarne gli effetti, predisponendo percorsi di graduale risoluzione, altre amministrazioni riescono solo a far precipitare la situazione. E’ esattamente il caso relativo ai rapporti tra il Comune e la cooperativa Quadrifoglio, ereditati dalla scorsa giunta di centrosinistra, così come da quella attuale. Tuttavia, come dato di fatto incontestabile, mentre in precedenza la vicenda si è gestita sostenibilmente e impegnando per la Quadrifoglio quasi 9 milioni di euro tra il 2013 e il 2017, solo oggi si consuma la scandalosa ed epocale circostanza del pignoramento dei beni comunali». 
E concludono. «Pignoramento, si badi bene, quale evidenza inoppugnabile, che interviene non durante il primo anno della gestione Cicchetti, ma a metà mandato, con tutto il tempo quindi disponibile a scongiurare il lacrimevole epilogo. L’oggettiva responsabilità dell’attuale amministrazione è lampante, tanto da essere di fatto ammessa, attraverso lo sfregio democratico di aver tenuto all’oscuro della vicenda il consiglio comunale e la cittadinanza tutta».
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