Amatrice, gli studenti dell’Alberghiero da tutta Italia per Agrichef / Le foto

Agrichef
di Marzio Mozzetti e Sabrina Vecchi
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Giovedì 25 Maggio 2023, 00:10

RIETI - L’Emilia Romagna vince la finale dell’Agrichef Festival, che si è svolto ieri ad Amatrice. È tornata a concludersi nel Comune del Reatino l’iniziativa itinerante promossa da Turismo Verde, associazione agrituristica di Cia-Agricoltori italiani, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i piatti tipici della tradizione contadina, attraverso la collaborazione con gli istituti alberghieri italiani».

 

Gli esiti. A trionfare nella V edizione la “spoja lorda in brodo di ortiche e guanciale rivisitata”, realizzata con gli allievi dell’Istituto “Magnaghi-Solari” di Salsomaggiore Terme, dall’agrichef Massimo Bottura (Agriturismo “Palazzo Manzoni”, San Zaccaria).

La sfida ha visto la presentazione dei piatti dei cuochi agricoli vincitori delle precedenti tappe regionali del tour: Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia e Calabria. La giuria era composta da chef e critici gastronomici, giornalisti e food blogger, rappresentanti di associazioni di settore e istituzioni locali. «I ragazzi che rivisitano le ricette originali, un format che ci piace molto, ci appartiene: la tradizione e l’enogastronomia hanno fatto sì che questo territorio mantenesse un’identità», ha detto la direttrice del Centro di formazione professionale alberghiero di Amatrice, Anna Fratini.

La giuria. Nella giuria anche il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, e la presidente della Provincia di Rieti, Roberta Cuneo. Ad essere protagonisti, i giovani allievi di ogni istituto che ha aderito alle iniziative sul territorio, ieri insieme a una brigata del Centro di formazione professionale alberghiero di Amatrice e affiancati dagli agrichef di Turismo Verde-Cia per creare il mix per valorizzare, in chiave innovativa, la cucina contadina regionale. «Le criticità che stiamo affrontando a livello globale, ultima l’emergenza maltempo in Emilia Romagna, terra cui va, ancora di più da Amatrice, tutto il nostro sostegno - hanno affermato i presidenti nazionali di Turismo Verde, Mario Grillo, e di Cia, Cristiano Fini - dimostrano quanto sia importante e strategico costruire, giorno dopo giorno, eventi come l’Agrichef Festival, occasioni di scambio e condivisione tra territori e con le nuove generazioni, per tutelare e far valere il patrimonio agricolo e agroalimentare italiano».

La delagazione dal Ravennate. “Romagna capitale, Romagna ballerina”, cantava Casadei. Sono noti per il loro carattere empatico e propositivo, i romagnoli. Luoghi comuni? Decisamente no, a giudicare dal comportamento che la popolazione sta avendo a seguito della grave alluvione che l’ha colpita. «Forse perché siamo un popolo di mare con spiaggia di sabbia, luogo di accoglienza per definizione - dice Massimo Bottura, titolare dell’agriturismo Palazzo Manzoni di San Zaccaria di Ravenna, ad Amatrice per il Festival Agrichef. - Sono venuto perché i ragazzi dell’alberghiero ci hanno lavorato tanto, ma ora si torna a casa ad aiutare». Completamente allagata la sua zona. «Ci siamo attivati subito, lavorando giorno e notte. E non ho mai sentito un lamento. Ce la faremo. In strada a spalare ci sono centinaia di ragazzi, noi come azienda agricola abbiamo dato trattori, attrezzi, operai. Siamo stati in una scuola di musica, cercando di recuperare almeno il pianoforte. E poi in un deposito di tessuti, tutti da buttare. Mentre spalavamo alcune signore hanno preparato piadine per tutti e poi spritz a fiumi dentro i secchi. Ricordo una signora anziana che cercava di svuotare la sua cucina dal fango col pentolino per bollire il latte». Come aiutare? «Il romagnolo non vuole soldi, fa da sé. Magari però potete venirci, l’estate è in arrivo».

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