Caos Tares a Fara Sabina: esplode la protesta
dei cittadini, opposizione all'attacco del sindaco
Tutti i particolari della vicenda

Caos Tares a Fara Sabina: esplode la protesta dei cittadini, opposizione all'attacco del sindaco Tutti i particolari della vicenda
di Raffaella Di Claudio
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Sabato 14 Giugno 2014, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 14:34
FARA SABINA - Hanno pagato non pi tardi di cinque mesi fa e ora sono nuovamente sottoposti ad accertamenti. A distanza di 12 mesi dal primo il Comune di Fara Sabina ha inviato un nuovo controllo tributario sulla Tassa smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu o Tares). Esplode così la rabbia dei cittadini e i consiglieri delle due minoranze di centrosinistra, da sempre divisi, decidono di presentare un’azione congiunta contro il sindaco Davide Basilicata e la sua maggioranza, che si è concretizzato nella richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario.



I FATTI

Il 29 maggio 2014 il Comune scrive ai cittadini che “si è riscontrata una differenza di superficie dei locali da lei condotti e soggetti a Tarsu. Per questa differenza è in corso di emissione un avviso di accertamento. La invitiamo pertanto a presentarsi personalmente dal 12 giugno al 4 luglio 2014 presso gli uffici preposti” nei quali opera la ditta Silimbani che si occupa del servizio. Seguono orari, luoghi di ricevimento e numeri di telefono.



IL PRECEDENTE CONTROLLO

Il punto, però, è un altro. Il 27 maggio 2013, il Comune comunicava di aver approvato un progetto per la corretta individuazione delle superfici soggette a Tarsu e invitava i cittadini a presentare la documentazione in loro possesso o a richiedere un sopralluogo gratuito, precisando che “in caso di differenze significative sulla metratura saranno attivate le procedure di accertamento”. Così ad ottobre arrivarono le notifiche con gli importi da pagare, relativi agli anni 2008 e 2009, saldati dai contribuenti entro 60 giorni, nella convinzione di essersi definitivamente regolarizzati. Certezza crollata in queste ore.



LE MINORANZE DI CENTROSINISTRA

“Restiamo basiti – tuonano Daniela Simonetti del Pd – Insieme per Fara e Claudio Giovannini di Democratici per Fara – Non capiamo perché si stiano conducendo accertamenti su cittadini già accertati. Chiediamo l’immediata sospensione degli accertamenti, che stanno costringendo i cittadini a perdere tempo, giorni di lavoro e denaro. Una cosa del genere dimostra come il sindaco e la sua maggioranza siano incapaci di programmare e governare un Comune, ripiegando unicamente sulla richiesta di soldi che servono a pagare le feste e il segretario personale del sindaco. La gravità della situazione ci spinge a chiedere con urgenza la convocazione di un consiglio comunale straordinario”.