I FATTI
Il 29 maggio 2014 il Comune scrive ai cittadini che “si è riscontrata una differenza di superficie dei locali da lei condotti e soggetti a Tarsu. Per questa differenza è in corso di emissione un avviso di accertamento. La invitiamo pertanto a presentarsi personalmente dal 12 giugno al 4 luglio 2014 presso gli uffici preposti” nei quali opera la ditta Silimbani che si occupa del servizio. Seguono orari, luoghi di ricevimento e numeri di telefono.
IL PRECEDENTE CONTROLLO
Il punto, però, è un altro. Il 27 maggio 2013, il Comune comunicava di aver approvato un progetto per la corretta individuazione delle superfici soggette a Tarsu e invitava i cittadini a presentare la documentazione in loro possesso o a richiedere un sopralluogo gratuito, precisando che “in caso di differenze significative sulla metratura saranno attivate le procedure di accertamento”. Così ad ottobre arrivarono le notifiche con gli importi da pagare, relativi agli anni 2008 e 2009, saldati dai contribuenti entro 60 giorni, nella convinzione di essersi definitivamente regolarizzati. Certezza crollata in queste ore.
LE MINORANZE DI CENTROSINISTRA
“Restiamo basiti – tuonano Daniela Simonetti del Pd – Insieme per Fara e Claudio Giovannini di Democratici per Fara – Non capiamo perché si stiano conducendo accertamenti su cittadini già accertati. Chiediamo l’immediata sospensione degli accertamenti, che stanno costringendo i cittadini a perdere tempo, giorni di lavoro e denaro. Una cosa del genere dimostra come il sindaco e la sua maggioranza siano incapaci di programmare e governare un Comune, ripiegando unicamente sulla richiesta di soldi che servono a pagare le feste e il segretario personale del sindaco. La gravità della situazione ci spinge a chiedere con urgenza la convocazione di un consiglio comunale straordinario”.