Più di 50 siti vendevano farmaci destinati a risolvere patologie fisiche (Sildenafil, Viagra), una quarantina proponevano prodotti con composti anabolizzanti (Dianabol, Stanozol, Boldenodrol). Altri spazi online, ora smantellati, vendevano farmaci eutanasici (Nembutal, Barbital) o contenenti sostanze oppiacee (Fentanil, Bromadol, Roxicodone). In alcuni casi, i clienti potevano pagare in Bitcoin, la valuta virtuale che consente l'effettuazione di transazioni finanziarie in forma anonima. L'operazione è stata coordinata dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia. I siti web sono stati sottoposti a sequestro preventivo.
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