Giudice di pace, Comuni del Sud pontino uniti contro la chiusura

Giudice di pace, Comuni del Sud pontino uniti contro la chiusura
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Lunedì 1 Febbraio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 10:40

I sindaci e i delegati dei quattro Comuni consorziati di Gaeta, Formia, Itri e Ventotene sono decisi ad assicurare la continuità di funzionamento dell'ufficio del giudice di pace presso l'ex tribunale di Gaeta, che rischia il blocco dell'attività o, peggio, la chiusura in caso di mancata copertura economica per la gestione dell'importante servizio, che a marzo perderà, per pensionamento, uno dei suoi funzionari, che dovrà essere sostituito per mantenere in piedi un organico appena sufficiente.

Lo hanno ribadito, in un incontro a Gaeta, il sindaco della città sede dell'ufficio del giudice di pace, Cosmo Mitrano, il commissario prefettizio di Formia Silvana Tizzano, il vice sindaco di Itri Andrea De Biase e l'assessore di Ventotene Francesco Carta, preoccupati per l'appello-ultimatum lanciato dal presidente del Tribunale di Cassino, Massimo Capurso, di trovare una soluzione prima che parta una eventuale richiesta al ministero di Giustizia per la chiusura dell'importante ufficio, per il quale si sono mobilitati anche il presidente ed il segretario del consiglio dell'Ordine degli avvocati di Cassino, Gianluca Giannichedda e Marco Vento.

Gli amministratori dei quattro Comuni che si sono consorziati accollandosi le spese di gestione per il mantenimento in vita dell'ufficio del giudice di pace presso l'ex tribunale in località Calegna, l'unico ufficio rimasto nel sud pontino dopo la soppressione di quello di Minturno, incontreranno nei prossimi giorni anche gli avvocati dell'Ordine di Cassino e Latina. E' stata prospettata anche la possibilità di chiedere un sostegno di altri ordini professionali per istituire nell'ex tribunale di Gaeta, che è di proprietà del Comune e che ospita da alcuni mesi pure gli uffici del commissariato, anche un servizio per le perizie giurate, evitando così lo spostamento di vari chilometri fino alle sedi di Cassino e Latina.

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