Capitale della Cultura, provincia divisa a metà, Leccese: «Dopo il green il blu, il clima che porta felicità e benessere»

Ieri la presentazione dei progetti al ministero della Cultura di Gaeta e Latina

Cristian Leccese
di Monica Forlivesi
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Martedì 5 Marzo 2024, 12:14

Se guardi la foto che accompagna la presentazione di Gaeta Capitale italiana della Cultura 2026 capisci che lì dentro c'è la sintesi di tutto: Blu, il clima della cultura. Il blu del mare, del cielo, la bellezza mozzafiato di un territorio. «Abbiamo trasformato i nostri sogni in un dossier» dice Cristian Leccese, il sindaco di Gaeta davanti alla giuria del Mic. Parla di un modello innovativo di sviluppo basato sulla felicità e sul benessere delle persone, con l'individuo al centro.

Ma cos'è il Blu della cultura? «Gaeta è una città straordinaria, una città d'arte, di mare, la città del mito spiega il sindaco - con un immenso patrimonio di storia e tradizioni che riescono a influire positivamente sulle persone che vivono qui. Una caratteristica, percepita immediatamente da turisti e visitatori, che porta a sviluppare una crescita intellettuale, ma anche spirituale e, dunque, culturale di chiunque lo frequenti. Gaeta ha una storia mitologica, ricca di testimonianze di uomini e donne che, ispirati da questa forza del tutto naturale, hanno definito i contorni della civiltà moderna. Condottieri, statisti, re e regine, santi, esploratori, avventurieri, artisti, scienziati e studiosi, quasi tre millenni di storie, miti e leggende hanno riconosciuto l'ambiente che ci circonda come "un unicum" nell'atlante del Mediterraneo».

Sono 60 i progetti messi in cantiere per la candidatura.

Illustrati, oltre che dal sindaco, dal presidente del Cethegus Leonardo Valle che ha lavorato al dossier e che ha ringraziato i 133 partner del progetto, e dalla giornalista Safiria Leccese, poi si sono susseguiti gli interventi dell'assessora regionale alla cultura Simona Baldassarre, del presidente della Camera di Commercio di Frosinone-Latina Giovanni Acampora, quindi l'interpretazione dell'attrice e cantante Sabrina Marciano, l'intervento della cantante Lina Senese e la musica della percussionista Valentina Ferraiuolo che ha raccontato il "Cajeta Med Festival, il festival Internazionale della musica popolare.


Non c'era tempo in mezz'ora di presentazione per parlare di tutti i progetti, e così gli interventi si sono soffermati su quelli principali: il Museo dell'Unità d'Italia, la Triennale d'Arte, il Summit a Ventotene per il 75° anniversario della Comunità del carbone e dell'acciaio, "Una pianta per ogni abitante", per fare di Gaeta la città più verde del Mediterraneo. «Abbiamo un obiettivo ambizioso - conclude il sindaco - lanciare la sfida di un nuovo paradigma, il paradigma del blu, che si affianchi a quello globalmente riconosciuto del green e che vuole mettere al centro l'uomo con i suoi sentimenti, la sua dimensione spirituale. Mentre il mondo corre sempre più freneticamente verso orizzonti che nemmeno comprendiamo, noi pensiamo a politiche di valorizzazione delle persone, alla riscoperta della dimensione umana, delle emozioni, sconfiggendo il modello attuale di società fredda e ostile. Se il blu rappresenterà per gli esseri umani quello che il green rappresenta oggi per l'ambiente avremmo reso un servizio enorme all'intera collettività».
 

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