Marchio del patrimonio europeo, il Ministero candida l'isola di Ventotene

Marchio del patrimonio europeo, il Ministero candida l'isola di Ventotene
di Giovanni Del Giaccio
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Domenica 7 Febbraio 2021, 09:00

Ventotene candidata al Marchio del Patrimonio Europeo ( European Heritage Label), il riconoscimento che la Commissione europea della Cultura dà ai siti   che abbiano un particolare valore simbolico e/o rivestano un ruolo importante nella storia e nella cultura d’Europa e/o nella costruzione dell’Unione Europea. Chi meglio dell'isola dove Altiero Spinelli, con Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, diede vita al "Manifesto per un'Europa libera e unita"?

Il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo può presentare ogni anno due candidature, scelte tra tutte quelle che riceve, alla Commissione  che ne può approvare poi al massimo una per Paese.

Quest’anno le candidature presentate sono state sei. L’hanno spuntata  Ventotene  e il  sito tematico Terre d’acqua, terre nell’acqua.

Delta del Po e Venezia. Ora tocca alla Commissione Europea quale a quale sito dare questo importante riconoscimento.

Nel frattempo Ventotene ha già formalizzato una collaborazione con i siti italiani che hanno già ottenuto questo riconoscimento negli anni passati: Pieve Tesino, dove c’è Casa Alcide De Gasperi, e il Parco archeologico di Ostia Antica, a Roma.

«Dopo la costituzione del Tavolo Europa a Ventotene, nel 2018, con tutti i principali Movimenti Europeisti, il riconoscimento del Diploma d’Europa, nel 2019, da parte della Commissione Europea, quello di “Luogo della Memoria-e Isola d’Europa “, nel 2020, da parte della Regione Lazio con la Legge n°12del 12 Agosto, la sottoscrizione dei Patti di Amicizia con le Isole europee del Mediterraneo, Ventotene si avvia veramente ad essere il riferimento per antonomasia dell’Europa e dell’Unione Europea» - si legge in una nota del Comune.

 «Se la Commissione Europea dovesse dare il riconoscimento a Ventotene –   dice il sindaco, Gerardo Santomauro -  sarebbe il modo migliore per suggellare l'ottantesimo anniversario dalla formulazione del Manifesto che quest’anno festeggiamo»

Tra l'altro hanno preso il via i lavori di recupero del Carcere borbonico di Santo Stefano, sotto la guida del commissario straordinario, Silvia Costa. «Ciò, non solo consentirà di restituire al mondo un bene e una storia incredibile sulla concezione delle carceri dall’800 ai nostri giorni, ma anche di costruire delle residenze per studiosi, ricercatori, professori e studenti di tutta Europa per vivere i luoghi dove tanti intellettuali e politici sono stati carcerati e confinati ingiustamente; luoghi però che hanno dato l’ispirazione adeguata per immaginare un’Europa senza guerre e una Costituzione, quella italiana, che è una delle più avanzate del mondo».

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