Thomas ucciso, indagine al bivio: pronta l'informativa dei carabinieri

L'inchiesta vede indagati per l'ipotesi di omicidio volontario in concorso Mattia Toson e il padre Roberto

Thomas ucciso, indagine al bivio: pronta l'informativa dei carabinieri
di Pierfederico Pernarella
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 16:13

Le indagini sull'omicidio di Thomas Bricca al bivio. In questi giorni i carabinieri depositeranno in Procura l'informativa frutto del lavoro svolto per chiudere il cerchio sull'agguato che è costato la vita al 19enne. Era la sera dello scorso 30 gennaio. Quattro mesi fa. L'inchiesta vede indagati per l'ipotesi di omicidio volontario in concorso Mattia Toson e il padre Roberto. Gli investigatori dell'Arma hanno ultimato anche l'analisi dei contenuti degli ultimi tre telefoni cellulari sequestrati alla fidanzata, ad un amico e allo zio acquisito di Mattia Toson. Gli esiti di questi esami, insieme a quelli di tutti gli altri accertamenti, ora confluiranno nella relazione finale dei carabinieri che sta per arrivare sulle scrivanie del procuratore di Frosinone Antonio Guerriero e del sostituto Rossella Ricca, titolari dell'inchiesta sull'omicidio. A quel punto i magistrati valuteranno il da farsi dal punto di vista giudiziario. Secondo l'ipotesi dell'accusa, contestata nell'avviso di garanzia, quella sera di quattro mesi fa a bordo dello scooter T-Max da cui è partito il colpo che ha ucciso Thomas c'erano Mattia e Roberto Toson. Ora bisognerà capire quali prove in questi mesi d'indagine siano state trovate a sostegno di quella tesi. Gli investigatori hanno lavorato su intercettazioni, interrogatori, filmati della videosorveglianza, telefoni cellulari, perquisizioni. Ma all'appello mancano l'arma, così come lo scooter.

L'IMPEGNO

«Quattro mesi dopo attendiamo giustizia. I colpevoli sono ancora in giro e farsene una ragione è sempre più difficile per la madre, per noi altri familiari, per gli amici. Ma il senso di responsabilità ci induce a confidare nel lavoro delle autorità». A Lorenzo Sabellico, lo zio Thomas Bricca, piace parlare chiaro, senza filtri e in questi mesi lui e la sorella, la madre di Thomas, non hanno mai nascosto la loro frustrazione per la piega presa dalle indagini. Ma attendono fiduciosi, come hanno sempre fatto.
In compenso il dolore per l'uccisione del ragazzo, per quanto inconsolabile, in qualche modo non è stato inutile, non si è disperso. «L'albero di Thomas ha messo le radici e sta per dare i suoi frutti», dice Lorenzo. Frase che ha un significato sia letterale che figurale. In memoria del 19enne è stato piantato un agrifoglio nella parte alta di Alatri. Altri alberi prossimamente verranno piantati nelle scuole.Ma L'Albero di Thomas è il nome dell'associazione nata per portare avanti progetti di natura sociale e culturale. Presto avrà anche una sede, ma nel frattempo è già diventata un laboratorio per trasformare le difficoltà dei ragazzi in una risorsa. Si chiama proprio "Ricchezze sommerse" uno dei progetti che l'associazione sta portando avanti: «I giovani che si sono avvicinati al nostro lavoro chiedono di essere ascoltati. Acquisendo le loro storie cresce la nostra conoscenza ed in ognuno di loro rivedo Thomas».
Si tratta di un lavoro condiviso che vede impegnata la comunità: enti pubblici, scuole, altre associazioni. «Con l'associazione Radici - prosegue Lorenzo - stiamo organizzando per questa estate il Cammino di Thomas, una sorta di escursione di due giorni verso una meta immersa nella natura. Sarà un percorso di ascolto, aiuto reciproco ma anche fatica».
Tra vari progetti in cantiere ci sarà anche spazio per l'arte. «Con la collaborazione del regista Claudio Tofani - prosegue lo zio di Thomas - realizzeremo un cortometraggio che sarà anche impreziosito da un monologo di Alessandro Cola e dalle musiche di Jacopo, un giovane musicista di Alatri. Noi ce la stiamo mettendo tutta perché il dolore per l'omicidio di Thomas non si disperda e diventi una risorsa per la comunità. Ci auguriamo che istituzioni e autorità facciano lo stesso».
 

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