Frosinone, prende le botte dal padre per salvare il cane. L'uomo di Ceprano a processo per maltrattamenti

La ragazza si era rifugiata dai parenti per sfuggire alla rabbia del genitore, poi la minaccia

Frosinone, prende le botte dal padre per salvare il cane. L'uomo di Ceprano a processo per maltrattamenti
di Marina Mingarelli
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Giovedì 20 Luglio 2023, 10:09

Operaio di Ceprano di 53 anni aveva picchiato la figlia 19enne e siccome questa era scappata rifugiandosi a casa di alcuni parenti, l'aveva minacciata di vendere o sopprimere il suo cane se non tornava a casa. La ragazza per paura che potesse succedere qualcosa al suo amato Fido nonostante sapesse che in quell'appartamento sarebbero volati calci e pugni, era rientrata nella sua abitazione. I timori sono diventati certezze una volta rincasata. Il genitore infatti, si era avventato ancora una volta sulla ragazza che a suo dire gli aveva mancato di rispetto. 

La verità è che il più delle volte l'uomo rientrava in quell'appartamento in uno stato di alterazione psichica dovuta all'assunzione di sostanze stupefacenti.

Sovente l'operaio picchiava lei ad anche la madre etichettandole come donne di facili costumi. Molto spesso quelle scene di violenza avvenivano alla presenza del figlio minorenne. 

Le due donne, terrorizzate dai comportamenti del loro congiunto, avevano sopportato per lungo tempo ogni tipo di angheria. L'ultima volta però, quando per amore del suo cane aveva accettato ancora di essere picchiata, era corsa in aiuto la madre, anche lei vittima di quel marito violento. La donna dopo aver raccolto le sue cose aveva preso per la mano la figlia ed insieme si erano recate ad un centro anti violenza per chiedere aiuto. Gli operatori di hanno fatto scattare la denuncia. Da quel momento per la mamma e i suoi figli è iniziata la rinascita. Tutti e tre hanno cercato di rimettere insieme i cocci della loro vita senza più quel padre e marito padrone che faceva vivere loro ogni giorno l'inferno. Ovviamente di quel nucleo familiare fa parte anche il cagnolino della 19enne che adesso scodinzola felice insieme alla sua padrona. È stato proprio l'amore per quel cane a darle la forza ed il coraggio di aprire un nuovo capitolo della sua esistenza. Intanto l pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio dell'operaio per maltrattamenti in famiglia. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 12 gennaio. Mamma e figlia che si sono costituite parte civile saranno rappresentate dagli avvocati Rosario e Mario Grieco.

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