Viterbo, ormai è città dei festival. Soprattutto in ambito musicale. Tant’è che in questo weekend sono attive tre rassegne.
JazzUp Festival propone i suoi concerti al Teatro San Leonardo. Sabato 21 ottobre, ore 21, è di scena “C’ammafunk” – una band, rivela il direttore artistico Giancarlo Necciari – in cui l’itinere, sia individuale che collettivo, è diretto alla complicità e reattività musicale, Melting pot deciso da un sound esplosivo ed energico alla cui base vi è una ricca contaminazione sonora e stilistica”. Gli artisti: Matt Lagan (Sax Tenore/EWI); Alessio Pignorio (chitarra elettrica); Biagio Capasso (tastiere/synth); Gabriele Federico (basso elettrico) Matteo De Vito (batteria). Domenica, ore 18, salirà sul palco, il “Rio Sacro Trio: Edoardo Commodi e Norberto Becchetti (chitarre); Michele Fondacci (batteria), musicisti accomunati dalla passione per la musica strumentale e le colonne sonore. Il nome è preso dalla valle del ‘Rio Sacro’, luogo dell’Appennino centrale che viene interpretato come simbolo di un percorso esperienziale.
Un nuovo festival è annunciato dalla società Archeoares che gestisce il polo monumentale Colle del duomo, chiamato a ospitare la rassegna Musicultura 2023.
Nella chiesa di San Silvestro (Piazza del Gesù) il festival “I Bemolli sono blu” diretto da Sandro De Palma offre nel weekend tre concerti (sempre alle ore 18). Venerdì 20, “Dall'alba al tramonto” con il Trio Hermes, archi e pianoforte; musiche di Haydn, Schumann, Turina. Sabato, “Esotismi sulla tastiera”, con Dario Candela, pianoforte, e musiche di Cimarosa, Scarlatti, Mozart. Domenica, “Un po' di scienza, un po' di cuore”: Marco Scolastra, pianoforte, Rossini: Péchés de vieillesse, con Lucio Gregoretti: Il tempo non esiste (prima esecuzione assoluta).